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Le consultazioni per il nuovo governo

cominceranno martedì 3 aprile

09 Marzo 2018

La diciottesima legislatura della Repubblica italiana sta muovendo i suoi primi passi, ma ancora molto (circa un mese) ci vorrà per ottenere un nuovo Governo esecutivo in carica: a partire da oggi, i nuovi membri di Palazzo Madama e Palazzo Chigi appartenenti a Lega e Movimento 5 Stelle si riuniscono prima della fase di dialogo fra gli schieramenti. Per quanto riguarda lo schieramento pentastellato, Luigi Di Maio ancora non ha i ranghi completi: mancano all’appello infatti i parlamentari della Sicilia, dove il partito fondato da Beppe Grillo ha ottenuto più consensi di quanti candidati effettivamente fossero proposti. Fissato invece per mercoledì il meeting dei parlamentari di Forza Italia.

Da lunedì 19 marzo invece inizieranno le procedure per l’accoglienza dei nuovi Senatori a Palazzo Madama e, dal giorno successivo, i colleghi deputati potranno entrare per la prima volta nella nuova legislatura a Montecitorio.

Venerdì 23 marzo ci sarà la prima seduta del nuovo Parlamento italiano, con la proclamazione ufficiale: fino alla nuova elezione dei Presidenti delle due camere, dirigeranno i lavori rispettivamente Roberto Giachetti a Montecitorio, in qualità di Vice Presidente della scorsa legislatura, e l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in qualità di Senatore (a vita) più anziano. Per l’elezione del nuovo Presidente della Camera serviranno i due terzi dei voti per le prime tre votazioni, mentre dalla quarta basteranno il 50% più uno delle preferenze. Per eleggere il nuovo Presidente di Palazzo Madama invece servirà la maggioranza assoluta per le prime tre votazioni, poi si procederà al ballottaggio fra i due candidati più votati. Entro il martedì successivo, ovvero il 27 marzo, gli schieramenti politici poi dovranno eleggere i capigruppo per ambedue le Camere del Parlamento.

Si arriverà, dopo Pasqua, a martedì 3 aprile: questo il giorno fissato per l’inizio delle consultazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che conferirà singolarmente con i leader dei partiti, per decidere poi a quale gruppo politico dare l’incarico di formare il nuovo Governo. L’incarico potrà essere esplorativo, in caso di situazione politica incerta, o pieno: il leader incaricato potrà decidere se accettare o meno. Tutto dipenderà se il leader avrà i numeri necessari in Parlamento: in tal caso, presenterà al Capo dello Stato la lista dei Ministri del suo Governo, giurerà al Presidente della Repubblica con la sua squadra e si recherà nelle due Camere per ottenere la fiducia. Se invece il leader rifiuterà l’incarico, le consultazioni presidenziali ricominciano. Fino all’insediamento del nuovo Governo, l’esecutivo in carica rimane quello di Paolo Gentiloni, Premier uscente.

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