Lo sbarco dei migranti da una nave della Guardia Costiera nel porto di Pozzallo il 6 febbraio 2023 | Foto Ansa

Migranti, più di un migliaiodi sbarchi a Lampedusain condizioni di difficoltà

Continuano le stragi in mare Recuperato il cadavere di una donna

LAMPEDUSA  –  La questione dei migranti risulta sempre più complessa. Non solo a Cutro, ma in gran parte dell’area meridionale del Paese gli sbarchi sono all’ordine del giorno. In sole 24 ore, oltre 1.300 migranti sono giunti nell’isola di Lampedusa. Sono originari di Ciad, Siria, Sudan, Yemen, Senegal, Mali, Guinea, Burkina Faso, Camerun, Costa d’Avorio, Liberia e Gambia. I vari gruppi hanno riferito che le traversate non sono state facili a causa del mare molto mosso. Sono stati portati dall’hotspot di contrada Imbriacola. 

Le condizioni in cui navigano i migranti e i conseguenti sbarchi avvengono con estrema difficoltà, rendendo necessario l’intervento della Guardia Costiera e Guardia di Finanza. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, l’ennesimo naufragio: una barca di 8 metri salpata da Sfax è affondata in area Sar, al largo di Lampedusa. Nell’intervento di soccorso la motovedetta Cp324 della Capitaneria di porto ha salvato 20 migranti, originari di Camerun e Costa d’Avorio, e recuperato il corpo di una giovane donna. 

La salma e i superstiti sono stati portati a Lampedusa alle 2,20 circa di notte. La Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, dopo il naufragio del barchino, sono riusciti a salvare 38 migranti, compresi un minorenne e undici donne.

Le parole di Papa Francesco

Un’emergenza sulla quale, ancora una volta, è intervenuto il Pontefice. Bergoglio ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza e ha rinnovato l’appello ai Paesi del mondo a pensare “come famiglia umana” e non singolarmente. Facendo riferimento all’Antico Testamento, ha ricordato i numerosi passaggi in cui si citano “le tre persone alle quali si deve una speciale attenzione: la vedova, l’orfano e il migrante”.

Papa Francesco incontra la delegazione del “Joint Working Group for Dialogue”, Vaticano 9 marzo 2023 | Foto Ansa/Vatican media

Sofiya Ruda

Sono nata nel '97 a Lviv e vivo a Roma da quando avevo due anni. Laureata in Interpretariato e traduzione e in Lingue e letterature straniere, voglio diventare una giornalista per raccontare cosa succede ogni giorno nel mondo.