La Sea Watch 3 ha soccorso 119 persone in tre interventi nelle ultime 24 ore, 10 gennaio 2020. Ieri mattina 60 persone sono state tratte in salvo su un gommone in pericolo a circa 24 miglia dalle coste libiche. Tra loro 53 uomini e 7 donne, di cui 31 minori. Poco prima l'imbarcazione, spiega l'ong, aveva documentato il respingimento, da parte della Guardia costiera libica, di circa 150 persone che si trovavano a bordo di due gommoni. Terminato il soccorso, la nave si è messa alla ricerca di una seconda imbarcazione avvistata da Moonbird, l'aereo di ricognizione della Ong. La Sea Watch ha individuato il barcone in zona Sar libica e ha soccorso le persone a bordo, tutte libiche. Tra loro 10 uomini e 7 donne, di cui 9 minorenni. L'ultimo intervento, in zona Sar maltese, ha portato in salvo 42 persone in preda al panico e con alto rischio di ipotermia. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Migranti, la Ocean Vikingsalva 407 persone in mareOltre trenta minori a bordo

Unhcr: "In centinaia sopravvissuti solo grazie all'operato delle Ong"

I soccorritori si muovono instancabili tra le acque gelide del Mediterraneo: in meno di 72 ore, sono state cinque le operazioni di soccorso a largo delle coste libiche. E ora la Ocean Viking, la nave umanitaria di Sos Mediterranee e Msf, naviga verso Malta e l’Italia con a bordo 407 migranti.

I naufraghi si trovavano su due gommoni a circa 80 miglia nautiche dalla Libia e 82 dalla zona di salvataggio maltese. Fra loro moltissime donne e 32 minorenni in viaggio da soli. Dieci di questi minori non accompagnati hanno meno di 15 anni, il più piccolo ha circa 6 mesi. E tra i superstiti ci sono anche quattro donne incinte.

“Nel Mediterraneo in questo fine settimana centinaia di persone sono sopravvissute solo grazie all’intervento delle Ong che hanno lavorato senza sosta” scrive su Twitter Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. “È evidente il vuoto spaventoso in termini di capacità di ricerca e salvataggio. Non si hanno ancora notizie di un’imbarcazione alla deriva”.

Nella giornata di ieri altre 16 persone sono state recuperate dalla Alan Kurdi, la nave della ong Sea Eye: tre persone erano gravemente disidratate e sono state portate all’ospedale di bordo per le cure mediche.

Un altro salvataggio è stato invece fatto dalla guardia costiera maltese, che ha recuperato in mare una quarantina di persone. Nei giorni precedenti, dall’inizio del nuovo anno, la Ocean Viking aveva soccorso, sempre al largo della Libia, altri 39 migranti che sono stati poi portati a Pozzallo. Prima ancora altri 42 naufraghi erano stati salvati dalla Sea Watch 3 mentre si trovavano su un barcone nella zona di ricerca e soccorso maltese.

Chiara Capuani

Nasce in un paesino a cavallo tra le Marche e l’Abruzzo il 6 giugno 1991. Dopo la maturità scientifica si dedica agli studi classici e si laurea presso l’Università degli studi di Urbino in lettere classiche. Ha viaggiato molto e ha vissuto per studio e lavoro in Francia, Germania e Corea del Sud. Esterofila e loquace adora scrivere e sogna di farlo per professione.