Migranti, scafisti sparano per riprendersi la barca al largo della Libia

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Due attacchi in due settimane. Gli spari degli scafisti libici per riprendersi il barcone utilizzato per il trasporto dei migranti sono il segnale che le “traversate” sono organizzate da gente che non scherza. Il Viminale è preoccupato dall’andazzo e ha già sollecitato tutti coloro che partecipano all’operazione Triton a rafforzare i controlli e a fermare quelli che si spacciano come ufficiali della guardia costiera di Tripoli.

La lotta nel Mediterraneo. L’allarme è scattato lunedì pomeriggio intorno alle 15.30. Il rimorchiatore italiano “Asso 21” stava soccorrendo in acque internazionali oltre 250 persone ed è stato affiancato da una motovedetta, in un primo momento scambiata per un battello della guardia costiera di Tripoli. All’improvviso dall’imbarcazione libica sono partiti colpi di fucile sparati in aria. A quel punto due uomini sono saltati sul barcone che trasportava i migranti e se ne sono impossessati. Alle 15.55 un elicottero della Marina militare italiana ha inseguito lo scafo in fuga senza però cercare di fermarlo. Adesso bisogna capire il perché gli aggressori non siano stati fermati. La magistratura ha già aperto un’inchiesta a riguardo. Lo scorso 15 febbraio era avvenuto un episodio analogo: quattro uomini armati avevano sparato contro la Guardia costiera italiana per recuperare un altro battello.

Situazione al collasso. Gli sbarchi continuano e il Viminale ha chiesto ai prefetti di trovare subito 6.500 posti con «provvedimenti di occupazione d’urgenza e requisizione». La situazione ormai è critica, i luoghi destinati all’accoglienza sono pieni e soprattutto non si sa che cosa accadrà nelle prossime settimane. Intanto, secondo alcuni migranti sbarcati a Reggio Calabria,un barcone sarebbe naufragato. A bordo ci sarebbero state 400 persone, tra cui molti giovani. La notizia ancora non ha trovato conferma.

Domenico Cappelleri

 

Domenico Cappelleri

Nato a Reggio Calabria il 1° Luglio 1988, si è laureato alla magistrale LUMSA in Editoria Multimediale e Giornalismo con 110 e lode. Al termine degli studi ha lavorato nella redazione di Fimmina TV presso Roccella Jonica (RC), dove ha condotto il programma sportivo “Sport Time” e il telegiornale. Qui ha appreso le tecniche di ripresa e postproduzione digitale e si è occupato della gestione di sistemi informatici. Coltiva il sogno di girare il mondo con il paddock della Formula 1 come inviato.