Napoli e Fiorentina affossate in Europa, ma la vanga è tra le mani degli arbitri

benitez-montellaSerata da dimenticare per le italiane impegnate nel primo turno delle semifinali di Europa League. Sconfitta pesante della Fiorentina in casa degli spagnoli del Sevilla, con la squadra di Vincenzo Montella che fra una settimana si ritroverà a dover recuperare a Firenze il 3-0 subito allo stadio Ramón Sanchez-Pizjuan. Non meno deludente, soprattutto per la minore caratura dell’avversario, il pareggio in casa del Napoli, costretto alla frenata di fronte al Dnipro sul risultato di 1 a 1, con il gol degli ucraini in netto fuorigioco (non uno, ma due giocatori in offside). Punteggio finale condito, come prevedibile, dal polverone sollevato dall’infuriato presidente Aurelio De Laurentiis.
«Sono incazzato nero». Questa, è la premessa del patron del Napoli ai giornalisti che lo aspettano per la conferenza stampa post-partita. Poi, rincara la dose: «Sembrava un teatrino delle marionette, alla squadra non posso rimproverare nulla. Siamo stati superiori, ma il Dnipro ha avuto a favore sei arbitri. Che devo pensare? Che è stata combinata? La coppa è già stata data al Siviglia? Ce lo dicano, noi ci facciamo da parte». E a Michel Platini, numero 1 della Uefa, chiede «di andarsene, ha fatto il suo tempo».
Netta, invece, la vittoria del Siviglia. Anche in questo caso, il match si è svolto con una direzione arbitrale quanto meno accondiscendente nei confronti dell’aggressività degli spagnoli, che chiuderanno la partita con 20 falli commessi e 9 subiti ma due soli cartellini gialli ricevuti contro i tre della Fiorentina.
«La mia squadra ha fatto un grandissimo primo tempo – ha dichiarato l’allenatore dei viola Vincenzo Montella al termine della partita – che avrebbe meritato sicuramente di finire in vantaggio, o quantomeno con un gol segnato». E per il ritorno, c’è dell’ottimismo obbligatorio: «Io ci credo – risponde Montella ai cronisti – anche se sicuramente passare sarebbe un impresa: ma se loro ci hanno segnato tre gol, glieli possiamo fare anche noi».

Federico Capurso

Nato a Roma il 24 Marzo 1989 e laureato in Scienze delle Comunicazioni Sociali all’Università Pontificia Salesiana. La sua carriera giornalistica ha inizio nel 2012, quando inizia a collaborare con L’Opinione delle Libertà e con il Roma Post, occupandosi di cultura e spettacolo. Nel 2013 passa a La Voce Repubblicana, dove cura la rubrica “Avviso ai naviganti”, dedicata a internet e alle nuove tecnologie. Dal 2013 cura e dirige la produzione digitale della casa editrice Edizioni del Baretti.