"Non siamo mafiosi, vogliamo giustizia". Con queste parole decine di cittadini manifestano la rabbia per lo scandalo che ha coinvolto il Comune di Seregno (Monza), a seguito della maxi indagine sulle infiltrazioni della 'Ndrangheta che ha portato all'arresto del sindaco Edoardo Mazza,del consigliere comunale Stefano Gatti e dell'imprenditore edile Antonino Lugarà, 27 settembre 2017. ANSA/ROBERTO RITONDALE

'Ndrangheta a Seregnosi dimette gruppo Lega Nordarrestato il sindaco Mazza

Vicesindaco accusato di abuso d'ufficio La Giunta sembra avere le ore contate

Abuso d’ufficio. È questa l’accusa nei confronti del vicesindaco leghista di Seregno (Monza) Giacinto Mariani, che ha annunciato le proprie dimissioni durante un incontro politico ad Albiate, dove era presente anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Mariani risulta indagato nell’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella politica e nelle imprese in Brianza. Gli otto consiglieri del gruppo della Lega Nord del Comune di Seregno firmeranno in mattinata le proprie dimissioni. Un atto che dovrebbe portare alla cadura della Giunta, poiché verrebbe meno la coalizione di maggioranza. Sono già stati arrestati il sindaco Edoardo Mazza e il consigliere Stefano Gatti. Si attende ora sia la decisione del gruppo di Forza Italia, sia quella del gip del Tribunale di Monza sull’interdizione dai pubblici uffici che la Procura ha chiesto per Mariani.

“Sono ventiquattro anni che sono seduto in Consiglio comunale, come assessore, consigliere comunale, sindaco e vicesindaco”, ha esordito Giacinto Mariani sul palco di Albiate. “La Lega, senza se e senza ma, è per la lotta alla ‘ndrangheta. Quando ho visto che qualcosa non andava ho fatto degli esposti – ha aggiunto – Da qui in avanti, con quello che sta uscendo sulla stampa, verremo additati come mafiosi, cosa che noi non siamo. Per questo tutto il nostro gruppo ha deciso di dare le dimissioni”.