No Green pass su Telegram: "Blocchiamo tuttoad oltranza dal 15 ottobre"

Portuali Trieste: "Obbligo va abolito" No vax bloccano sito Asl di Arezzo

A due giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo del certificato verde per accedere ai luoghi di lavoro, impazzano sui sui social i gruppi contrari al Green pass e ai vaccini. La minaccia è quella di scendere ancora una volta nelle piazze italiane il prossimo 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore il decreto. “Da venerdì si va ad oltranza”, si legge in uno dei tanti messaggi postati su Telegram.

Il prossimo weekend Roma rischia di essere nuovamente invasa di manifestanti No Green pass. “Domenica tutti a Montecitorio”. E ancora, “Sabato appuntamento davanti a Palazzo Chigi”. L’obiettivo è chiaro: “Bloccare tutto, qualsiasi iniziativa. L’importante è che si vada ad oltranza se ne vogliamo uscire fuori!”. Tra gli utenti più attivi ci sono molti giovanissimi. “Io ho 17 anni e non ci sto al green pass”, e un altro gli fa eco: “Ho 22 anni e anche io purtroppo sono stato costretto a vaccinarmi per poter frequentare l’università”.

La tensione aumenta dopo la circolare diffusa dal Viminale che raccomanda alle imprese “di mettere a disposizione del personale sprovvisto di Green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti”. Il Comitato dei lavoratori del porto di Trieste si dice pronto a bloccare le attività se non verrà ritirato l’obbligo del certificato verde. “Da portuale – protesta un utente su Telegram – non farò mai il tampone gratis, il green pass va abolito per tutti”.

Intanto la polizia postale di Arezzo sta indagando sul blocco verificatosi nelle scorse ore della pagina Facebook Asl Toscana Sud Est. L’account è andato in tilt dopo essere stato invaso da circa 3mila commenti offensivi che definiscono ‘nazisti’ i sanitari vaccinatori. Da quanto si apprende, diversi messaggi riportanti la sigla doppia V sarebbero ricollegabili a organizzazioni No vax. Gli investigatori stanno effettuando controlli a It e server utilizzati da chi ha intasato massivamente il profilo.

Paola Palazzo

Laureata in Culture della moda nella Facoltà di lettere e beni culturali all'Università di Bologna. Frequento il Master di 1° livello in Giornalismo alla LUMSA di Roma.