Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante il Forum europeo sulla riduzione del rischio disastro, Roma 22 Novembre 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI

"Non rinunciamo a nulla"La risposta di Conte al no della Commissione

Savona: "Non ha senso andare avanti la manovra non va, è da riscrivere"

“Se è per gli italiani non siamo disposti a rinunciare a nulla”. Così il premier Giuseppe Conte al Forum europeo per la riduzione del rischio questa mattina. “Siamo responsabili, non c’è nessuna presunta ribellione all’Ue. Abbiamo un obiettivo comune con l’Europa, stiamo lavorando alla riduzione del debito”.

Le parole del premier sono una conseguenza alla bocciatura di ieri della manovra economica da parte di Bruxelles, con conseguente procedura per deficit eccessivo dovuto al debito pubblico, e alle ripetute sollecitazioni affinché venga cambiata. Anche il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, è tra coloro che vorrebbero un passo indietro per evitare lo scontro con l’Unione europea. “Non si può più andare avanti così, non ha senso. E la manovra com’è non va più bene: è da riscrivere”,  avrebbe detto nell’ultimo Consiglio dei ministri, convinto che anche l’ennesimo tentativo di mediazione tra il premier italiano e il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, sarà un fiasco.

Il presidente del Consiglio sembra non essere della stessa opinione neanche su quest’ultimo punto. “L’interlocuzione con Bruxelles si rivelerà fruttuosa e anche questo clima in cui ci vengono attribuite presunte ribellioni si rasserenerà e lo spread scenderà, portando gli investitori ad avere più fiducia”, ha detto Conte, il quale sostiene che la Commissione europea non possa basarsi solo sui numeri di una legge di bilancio per le sue valutazioni, ma debba prendere in considerazione tutto il lavoro del governo. Motivo per il quale, il premier è deciso a portare sabato prossimo a Bruxelles un piano dettagliato delle riforme, in particolare quelle riguardanti il piano per le infrastrutture materiali e immateriali, per dimostrare che l’obiettivo del governo è di rendere il Paese più competitivo.

Federica Pozzi

Federica Pozzi, nata a Roma il 12 febbraio 1994. Diplomata al liceo classico e laureata all’Università degli studi di Roma “La Sapienza” in Lettere moderne (laurea triennale) e in Editoria e scrittura (laurea specialistica). Appassionata di giornalismo, soprattutto di politica interna, esteri e calcio.