Olanda, Rutte batte Wildersalle elezioni politicheSollievo per l'Europa

Il ministro degli Esteri turco sul voto "Presto ci saranno guerre di religione"

«L’Olanda ha detto no al populismo. Grazie per questa vittoria che avete dato al nostro Paese, ma anche all’Europa». Sono state queste le prime parole di Mark Rutte, il premier olandese riconfermato a seguito della vittoria conquistata ieri alle elezioni politiche.

Infatti il partito liberal democratico di centrodestra Vvd è riuscito a battere il temutissimo Pvv, noto per le sue posizioni xenofobe e anti-europeiste, e guidato da Geert Wilders. Il Pvv ha ottenuto 33 seggi, mentre Wilders si è fermato a 20. I democristiani (Cda) e i liberali di sinistra (D66) gli sono subito dietro, con 19 seggi ciascuno.

Nonostante l’ottimo risultato incassato dal Vvd, emerge un dato di fatto: il partito ha perso dieci seggi rispetto alle ultime votazioni. Il Pvv, invece, ne ha occupati cinque in più. Un esito non indifferente, come ha affermato lo stesso Wilders via Twitter: «Abbiamo guadagnato seggi, il primo obiettivo è raggiunto. E Rutte non mi ha fatto fuori». Il capofila della destra populista, poi, ha anche aggiunto di essere pronto ad entrare in una coalizione di governo, sebbene tutti gli altri schieramenti abbiano escluso la possibilità: «Vorrei partecipare al governo, ma se ciò non fosse possibile, voteremo comunque a favore sui temi che a noi sono più cari».

Buono è anche il traguardo raggiunto dai Verdi di sinistra, GroenLinks, che hanno ottenuto 14 seggi – precedentemente ne avevano 4. Situazione opposta ai laburisti del PvdA, che hanno ottenuto appena 9 seggi (38 nel 2012). Denk, il partito antirazzista fondato da Tunahan Kuzu e Selcuk Ozturk – entrambi di origini turco-olandesi – è entrato per la prima volta in Parlamento, dando uno schiaffo morale alla crisi in atto tra Turchia e Olanda. Crisi acuita dalle ultime dichiarazioni del ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, che riguardo alle elezioni politiche ha sostenuto: «Quando si guarda ai partiti in Olanda, si vede che non c’è differenza tra i socialdemocratici e il fascista Wilders. Hanno tutti la stessa mentalità». Continuando duramente: «Avete dato inizio al collasso dell’Europa. La state trascinando nell’abisso. Presto inizieranno le guerre di religione».

Rossella Melchionna

È nata ad Ariano Irpino (AV) il 17/11/1991. Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale presso l’Università degli studi di Salerno, collabora con due testate cartacee, "Segnocinema" (bimestrale di teoria e critica del cinema) e "Il Mattino" (quotidiano, edizione Avellino).