HomeCronaca Ostia stile Suburra: gambizzato un noto pregiudicato

Ostia stile Suburra: gambizzato un noto pregiudicato

di Mario Di Ciommo23 Ottobre 2015
23 Ottobre 2015

big_IlLidodiOstia

Prima le urla poi i colpi, due, esplosi a brevissima distanza l’uno dall’altro. Nella giornata di ieri a Ostia è andato in scena l’ennesimo agguato in stile ‘Suburra’: a farne le spese stavolta è stato Massimo Cardona, pregiudicato di 47 anni, colpito da due colpi di pistola a entrambe le gambe.
Il tutto è accaduto in pieno giorno e in pieno centro di Ostia. L’agguato infatti si è svolto qualche minuto prima di mezzogiorno in via Umberto Cagni, di fronte un supermercato Conad. A far fuoco sono state due persone in scooter, entrambe coperte da casco integrale, fuggite subito dopo aver esploso i colpi. Sul posto sono subito arrivate le gazzelle dei carabinieri e ora a occuparsi del caso sono i militari dell’Arma della compagnia di Ostia. Gli investigatori si sono subito messi alla ricerca di telecamere che potrebbero aver ripreso la scena e hanno immediatamente ascoltato i tanti testimoni che hanno assistito alla gambizzazione.
Cardona è stato trasportato tempestivamente all’ospedale Grassi e non sarebbe in pericolo di vita ma gli investigatori stanno scavando nella sua vita per cercare di capire le ragioni dietro all’agguato. Quello che si sa di Cardona fa riferimento ai suoi precedenti per spaccio e, soprattutto, alla sua parentela con i Baficchio, famiglia ostiense nota alle cronache per la battaglia ingaggiata con altre famiglie per il controllo di piazza Gasparri. Una disputa che sembrava essersi chiusa in via Forni, nel novembre 2011, con l’esecuzione di Giovanni ‘Baficchio’ Galleoni e Franco ‘Sorcanera’ Antonini. Ma che, giudicando dai colpi esplosi a Nuova Ostia, territorio controllato dagli Spada, non sarebbe ancora chiusa del tutto.

Mario Di Ciommo

Ti potrebbe interessare

Master in giornalismo LUMSA
logo ansa
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig