Papa Francesco ai fedeli: testimoniate Dio con coraggio
“L’incoerenza mira la credibilità della Chiesa”

Coraggio, testimonianza, annuncio. Sono questi i temi centrali che Papa Francesco ha toccato durante il Regina Coeli di ieri e nell’omelia della messa che ha celebrato in serata a San Paolo fuori le mura. Una domenica incentrata, quindi, per i credenti, sulla riflessione della propria fede e del proprio ruolo nella società. Dare al mondo “una valida testimonianza con segni di amore fraterno” è il monito di Papa Francesco, che parlando ai fedeli richiama il Santo da cui prende il nome: “Mi viene in mente un consiglio che San Francesco di Assisi dava ai suoi – ha ricordato il Vescovo di Roma: Predicate il Vangelo e, se fosse necessario, anche con le parole”.

Il messaggio è chiaro: i gesti valgono più di mille discorsi. Ed infatti, secondo il Pontefice, è “l’incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere a minare la credibilità della Chiesa”. Ma l’annuncio di Dio, dice il Pontefice, avviene solo se gli si fa posto, preferendolo agli “idoli” moderni: “ambizione, carrierismo, gusto del successo, desiderio di prevalere sugli altri, pretesa di essere unici artefici della propria vita”. Tuttavia, ha aggiunto il Papa, “ci sono i santi di tutti i giorni, i santi ‘nascosti’, una sorta di ‘classe media’ della santità di cui tutti possiamo fare parte”.

L’esempio ai credenti arriva dal “coraggio” degli Apostoli, che alle persecuzioni hanno risposto con “l’amore e la forza della verità”. Durante il Regina Coeli, la preghiera mariana che in tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus, il Pontefice ha rivolto “un pensiero speciale anche ai ragazzi e alle ragazze che si stanno preparando alla Cresima”. Poi la preghiera per “i tanti, tanti cristiani perseguitati, in vari Paesi” a causa il loro credo: “sentano la presenza viva e confortante del Signore Risorto”.

Anna Serafini