Papa Francesco durante l'udienza generale in piazza San Pietro | Foto Ansa

Il Papa sulla benedizionealle coppie omosessuali"Ipocrisia scandalizzarsi"

Nell'intervista al settimanale "Credere" dice: "Bisogna osservare la sofferenza"

ROMA – Non si attenuano le polemiche scaturite dal documento del Dicastero per la Dottrina della fede, Fiducia supplicans, sulla benedizione alle coppie dello stesso sesso. Concessioni che il Papa difende in un’intervista al settimanale Credere: “Scandalizzarsi per le benedizioni agli omosessuali è un’ipocrisia”, ha detto. Il Pontefice ricorda anche come: “Nessuno si scandalizza se do la benedizione a un imprenditore che magari sfrutta la gente: e questo è un peccato gravissimo”.   

In un’intervista al quotidiano La Stampa del 29 gennaio, Papa Francesco era tornato ad esprimersi sul tema e sulle critiche ricevute per aver concesso la benedizione alle coppie gay: “Il Vangelo è per santificare tutti, a patto che ci sia la buona volontà”, aveva detto, spiegando inoltre come alla base della dottrina ci siano i fedeli: “Occorre dare istruzioni precise sulla vita cristiana, sottolineo che non si benedice l’unione ma le persone”.    

La Chiesa cattolica mondiale dibatte sulla materia ormai da tempo e le reazioni degli episcopati alla decisione del Dicastero – l’organo della Chiesa che si pronuncia in tema di dottrina cristiana – sono state molteplici tra critiche, plausi e precisazioni. La Santa Sede nel marzo del 2021 vietò la benedizione delle coppie omosessuali con malcontento in Germania e in altri paesi del Nord Europa. Ora invece la decisione è stata accolta positivamente dai vescovi tedeschi ed europei ma con aperta contrarietà degli episcopati africani. I vescovi dello Zambia, paese dove è vietata per legge l’omosessualità, hanno affermato che la decisione vaticana non va applicata.      

Nel corso dell’intervista sul settimanale Credere con il direttore della testata, don Vincenzo Vitale, il Papa chiede una Chiesa più vicina alle persone: “Noi chierici a volte viviamo nell’agio, occorre vedere il lavoro, la sofferenza della gente”, ha detto. Sul tema dei movimenti ecclesiali ha sottolineato come ci siano “realtà sofisticate che non arrivano”.

Infine ha rassicurato sul suo stato di salute e ha detto: “La Chiesa si governa con la testa”.

Rosario Federico

Nato a Napoli il 20 giugno 1998. Laureato in Scienze della Comunicazione, Informazione e Marketing alla LUMSA. Master di I livello in Radiofonia all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Appassionato di Cinema e Serie Tv.