Sono stati diversi i cambiamenti e le novità che ripercorrono i quasi tre anni di pontificato di papa Francesco. Dalla questione migranti allo sdoganamento di Cuba fino all’incontro con Obama. E poi il Sinodo sulla famiglia nel mondo contemporaneo e il Giubileo starordinario della Misericordia.
Un Papa, Francesco, arrivato dall’America Latina che ha subito colpito i fedeli grazie al suo linguaggio semplice e immediato ricco di tanti neologismi, a metà tra spagnolo e italiano. Proveniente dall’ordine della compagnia di Gesù, i gesuiti, la “sua chiesa” da subito è stata incentrata sulla semplicità per stare vicino alla gente. Al centro sempre la famiglia, la missione della Chiesa e dei parroci e il contatto continuo con i fedeli, con i poveri e le persone malate. I tanti selfie scattati nei diversi incontri con i giovani, i baci e le benedizioni ai bambini hanno invece dato vita ad un modo di comunicare tutto nuovo e anche inusuale per un Papa. Infatti, è stato il primo pontefice ad utilizzare un mezzo social: twitter. Nove account linguistici, 10 milioni i seguaci di @Pontifex e tanti gli hashtag creati per pregare appositamente per la Siria, per proteggere i cristiani e per la strage di Charlie Hebdo. Un pontificato di riforme e di messaggi, a volte, controcorrenti. Come il messaggio lanciato alla Sacra Rota di svolgere i processi matrimoniali gratuiti o l’invito ai cattolici di fare “figli ma non come conigli. E poi la sua presa di posizione sulla pedofilia e sui sacerdoti pedofili invitando la Chiesa a mettere in atto le soluzioni giuste per la protezione dei minori e degli adulti deboli e vulnerabili. E infine il Sinodo sulla famiglia che ha affrontato le maggiori sfide riguardo la famiglia: la decisione di dare la comunione ai divorziati risposati e un’attenzione particolare alle coppie gay, troppo spesso escluse e vittime di discriminazione. Discriminazioni che devono essere superate anche per quanto riguarda le religioni invitando i fedeli a collaborare nonostante le diversità di pensiero, di espressione e di coscienza.
Insomma, un Papa protagonista di grandi cambiamenti in Vaticano che continua a vivere nel segno dell’umiltà e a chiedere ai fedeli di tutto il mondo di pregare per lui.
Carlotta Dessì