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HomePolitica Parma, cori fascisti e invocazioni al Duce nella sede di FdI. Commissariata Gioventù nazionale

Cori fascisti e inni al Duce
Divampa la polemica a Parma
Commissariato il movimento

Il sindaco: “Nostri valori sono opposti"

Pd: "Meloni condanni con provvedimenti"

di Leonardo Macciocca31 Ottobre 2025
31 Ottobre 2025

Un frame tratto da un video diffuso su Instagram mostra il momento in cui un gruppo di giovani intona cori fascisti e inni al Duce nella sede di Parma di Fratelli d'Italia, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù nazionale | Foto Ansa

PARMA – “Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà“. E poi il coro finale: “Duce, duce”. Un gruppo di giovani ha inneggiato così al fascismo e a Benito Mussolini nella sede di Parma di Fratelli d’Italia, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale.

L’episodio, ripreso in un video, sarebbe stato girato la sera del 28 ottobre 2025, anniversario della marcia su Roma. Nel filmato, che inquadra la sede di FdI in Borgo del Parmigianino, in pieno centro città, si sente distintamente intonare: “Se il sol dell’avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man!”.

Il sindaco di Parma: “Nostri valori sono opposti”

Il primo cittadino parmense, Michele Guerra, ha tempestivamente commentato la vicenda: “I valori che rappresenta questa città sono del tutto alternativi e contrapposti a quelli che senza alcun pudore propagandano nella sede di Fratelli d’Italia, dove si inneggia al Duce, si cantano cori per le camicie nere e gli squadristi”. 

Commissariata Gioventù nazionale 

In seguito al divampare delle polemiche, la federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma è stata commissariata “per motivi di incompatibilità politica”. Lo ha annunciato lo stesso coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna, in accordo con i vertici nazionali del movimento.

Pd chiede “parole di condanna”. FI: “Non accettiamo lezioni”

Ferma la condanna del Partito democratico. L’europarlamentare Sandro Ruotolo, tra gli altri, ha chiesto alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di prendere provvedimenti verso i suoi militanti. Il senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia in Emilia-Romagna, ha risposto affermando che la condanna auspicata “è già stata emessa con il commissariamento” e con l’allontanamento “dei soggetti che verranno identificati come responsabili”. A fargli eco anche Fabio Roscani, deputato di FdI non accetta “lezioni dalla sinistra”. “Aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico che fino ad oggi non hanno detto una parola di condanna, o preso le distanze, quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse”, ha detto il presidente nazionale di Gioventù Nazionale.

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