La facciata di Palazzo Berlaymont, Bruxelles | Foto Pexels

Poca crescita, molto debitoBruxelles taglia le stimeper l'Italia nel 2024

Debito al 140,6% e deficit al 4,4% Gentiloni: "Su Italia pesano interessi"

BRUXELLES – Poca crescita e debito in aumento. L’Italia rallenta ancora, e con essa anche gli altri paesi europei, almeno secondo le ultime previsioni economiche di Bruxelles. La Commissione europea ha infatti rivisto a ribasso le stime di deficit e debito pubblico italiani nel 2024 rispetto a quanto previsto dal governo. Una scelta su cui ha gravato – ricorda il commissario Ue Paolo Gentiloni – “un incremento più alto del costo degli interessi sul debito, rispetto alle stime italiane”, ma anche cuneo fiscale e pensioni.

In particolare, per Palazzo Berlaymont l’incidenza del debito pubblico dell’Italia si ridurrà quest’anno dal 141,7% al 139,8% del Pil, ma si attende che dal 2024 questa voce torni a salire al 140,6% e poi ulteriormente al 140,9% sul 2025. Una prospettiva confermata dal saldo contabile di Bankitalia, secondo cui a settembre il debito è risalito a 2.844,2 miliardi, aumentando di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente. Inoltre, sempre a detta della Commissione, nel 2024, il deficit italiano dovrebbe scendere al 4,4% del Pil a seguito della progressiva eliminazione delle misure energetiche e dell’impatto nullo dei crediti d’imposta sull’edilizia abitativa.

Il documento

I dati sono contenuti nella scheda relativa all’Italia presente nel documento sulle previsioni economiche di autunno per l’Ue, in cui l’esecutivo comunitario ha spiegato come tutta l’economia europea abbia “perso slancio quest’anno a fronte di un costo della vita elevato, debolezza della domanda esterna e dell’inasprimento monetario”. Elementi che si aggiungono all’instabilità legata alle due guerre in Ucraina e in Medio Oriente e alle conseguenze di una stretta monetaria che potrebbe pesare più del previsto sull’attività economica. Tra venti di incertezza e livelli di investimenti tra i più bassi d’Europa, il Pil italiano per il 2023 viene così tagliato di 0,2 punti percentuali: non più 0,9% come previsto a luglio, bensì 0,7 per cento. Peggio dell’Italia solo Svezia, Finlandia e Germania. Anche nel 2024 e 2025, con una crescita dello 0,9% e dell’1,2%, l’Italia sarà ultima per performance economica.

Maria Sole Betti

Classe '96, cresciuta tra l'Adriatico e l'ombra della Madonnina. Da sempre attratta dalle storie degli altri, mi sono laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano. Dopo un Erasmus a Barcellona e una magistrale in Istituzioni e tutela dei diritti, l'approdo a Roma per fare del sogno del giornalismo una professione. Curiosità e chiacchere guidano la mia vita, ma, del resto, ho la luna in Ariete.