“Ho tante altre sfide da portare avanti. Non è perché non sto vincendo: avrei potuto firmare per uno dei due, tre migliori team in circolazione per la prossima stagione”. Fernando Alonso saluta la Formula 1. Quella di domenica sarà l’ultima gara su una monoposto del Circus per il pilota asturiano.
Il “Principe delle Asturie”, 37 anni, ha iniziato la sua carriera con la Minardi nel 2001 a 20 anni. Nel 2003 approda alla Renault, con cui vincerà due titoli mondiali nel 2005 e nel 2006. Lascerà la scuderia francese definitivamente nel 2009 dopo la parentesi di un anno alla McLaren Mercedes. Poi cinque anni in Ferrari, con cui sfiorerà per due volte il titolo mondiale. Dal 2015 torna in McLaren, motorizzata Honda: da allora tanti insuccessi e poche gioie. L’unico intermezzo felice lo scorso 17 giugno, quando vince la 24Ore di Le Mans con la Toyota. Il prossimo obiettivo è la vittoria alla 500 miglia di Indianapolis.
Per un Alonso che se ne va c’è un Robert Kubica che torna. Il pilota polacco sarà alla guida di una Williams nella stagione 2019, a otto anni di distanza dal terribile incidente del rally di Andorra, nel quale rischiò di perdere l’uso del braccio destro, che lo costrinse al ritiro dal paddock.
“Capisco che probabilmente a questo ritorno non avrebbe creduto nessuno e probabilmente sono stato il solo a non arrendersi mai, ma se non fossi in grado di pilotare in maniera competitiva non sarei qui”, ha dichiarato ai giornalisti il pilota originario di Cracovia, che compirà 34 anni il prossimo 1 dicembre.
