Il sindaco di Torino, Chiara Appendino, in occasione della presentazione alla stampa della manifestazione "MiTo Settembre Musica 2017". Milano 30 maggio 2017. ANSA / MATTEO BAZZI

Presunta estorsione ai dannidella sindaca di Torinoa giudizio il suo portavoce

Pasquaretta avrebbe minacciato Appendino per avere altri incarichi

È terminata con il rinvio a giudizio di tutti gli imputati l’udienza preliminare del procedimento che fra i capi di imputazione annovera una presunta estorsione ai danni della sindaca Chiara Appendino e dell’ex viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli. Il gup di Torino, Ludovico Morello, al termine dell’udienza preliminare, ha rinviato a giudizio Luca Pasquaretta, ex portavoce di Appendino, insieme ad altre sette persone.

Secondo il  pubblico ministero, Gianfranco Colace, dopo lo scioglimento consensuale del rapporto di collaborazione tra la sindaca e il portavoce, nell’estate del 2018, quest’ultimo avrebbe minacciato Appendino per ottenere altri incarichi lavorativi. L’accusa per Pasquaretta è di traffico di influenze, peculato e estorsione.

Pasquaretta, che ha sempre rispinto ogni accusa, e gli altri imputati andranno a processo a novembre 2021. La sindaca Appendino e l’ex viceministro Castelli non si sono costituite parte civile.

Gabriele Crispo

Sono Gabriele Crispo, ho 30 anni e sono laureato in giurisprudenza. Ho conseguito un master in giornalismo alla Eidos Communication e svolto per un periodo la pratica forense.