Primarie Pd, trionfa Ignazio Marino
In 100mila hanno scelto il candidato sindaco

Sfiorando il 50% di preferenze a suon di “Non è politica, è Roma” come slogan, Ignazio Marino è il candidato del centrosinistra al Campidoglio. Sarà lui quindi a sfidare l’attuale sindaco capitolino, Gianni Alemanno, l’avvocato del Movimento 5 Stelle Marcello De Vito e l’imprenditore Alfio Marchini. Il comitato “Roma bene comune” fa sapere che l’affluenza nei 223 seggi ha superato le  100.000 presenze, e non sono mancate le polemiche. Il primo a lamentarsi è stato il portavoce del comitato “Gentiloni per Roma” che ha denunciato: “Ci stanno arrivando numerosissime telefonate e segnalazioni di irregolarità e disservizi nei seggi elettorali. Sarebbe davvero grave se una giornata di democrazia come quella di oggi venisse funestata da vicende poco chiare”.

Più schietta invece la renziana Cristina Alicata, membro della direzione regionale del Pd Lazio, che con un post pubblicato su Facebook ha parlato chiaramente delle “solite incredibili file di Rom che quando ci sono le primarie si scoprono appassionatissimi di politica- e poi ha aggiunto- Il razzismo non c’entra nulla. Sono voti comprati. Punto. Chi lo nega è complice dello sfruttamento della povertà che fa il clientelismo in politica”.
Secca la risposta del partito: “Se le primarie sono aperte agli immigrati, loro votano. Al momento non ci è pervenuta nessuna denuncia”.

Grande soddisfazione quindi per lo staff  del senatore-chirurgo, che ha festeggiato la vittoria insieme a Zingaretti e quasi tutti gli altri candidati alle primarie nella sede del comitato elettorale in via dei Latini, a San Lorenzo. “Grazie a tutti i romani che hanno trasformato questo esperimento di democrazia in una grande gioia – e poi la promessa – Ora a fine maggio dobbiamo liberare il Campidoglio da una politica oscura. Noi cambieremo tutto e lo faremo insieme”.
Alemanno ha definito Marino “l’avversario più accreditato” anche se “il suo punto debole sta nel fatto che è abbastanza estraneo a Roma: ha vissuto altrove gran parte della sua esistenza e mi sembra un po’ calato dall’alto, paracadutato in questa città come una sorta di marziano”. Parlando degli altri avversari ha comunque precisato che “il M5s non va mai sottovalutato”, e si e’ augurato “una campagna elettorale sui contenuti, non fatta di veleni, insulti e insinuazioni”.