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Primo sì al ddl sicurezza, stretta sulla cannabis light e odg sulla castrazione chimica

di Maddalena Lai19 Settembre 2024
19 Settembre 2024

ROMA – Che della sicurezza il governo Meloni abbia fatto una cifra identitaria oltre che stilistica non è certo una novità. Ragion per cui non sorprende il corposo ddl – approvato dalla Camera il 18 settembre con 162 favorevoli, 91 contrari e tre astenuti – che prevede 24 tra nuovi reati e aggravanti. Il provvedimento passa ora al Senato dove il vice premier Matteo Salvini fa già sapere che la Lega chiederà l’esame d’urgenza. Un tentativo, quello del Carroccio, di intestarsi un provvedimento politico caro agli elettori del centrodestra in vista delle prossime regionali al fine di evitare l’ennesima disfatta elettorale contro gli alleati di governo.  Il ddl Sicurezza, fortemente contestato dalle opposizioni, qualora venisse approvato introdurrebbe diverse novità a livello giuridico. 

Bodycam per la polizia 

Il governo vuole introdurre le bodycam, seppur non come dotazione obbligatoria, per gli agenti delle forze dell’ordine impegnate nel mantenimento dell’ordine pubblico. Non sono, invece, previsti i numeri identificativi sulle divise che erano stati fortemente invocati dalle opposizioni dopo le manganellate dei mesi passati a studenti e manifestanti. Episodi tanto violenti da attirare anche il biasimo del Quirinale. 

Norma “anti-Gandhi” 

Chi blocca le strade o le ferrovie potrà essere punito con fino a un mese di reclusione, da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite. La norma, che ha come obiettivo tacito di sanzionare le proteste ambientaliste di Ultima Generazione – più volte hanno bloccato la circolazione stradale e ferroviaria -, si è guadagnata il nome di “anti-Ghandi” dai partiti di opposizione. 

Stretta sulla cannabis light 

Stop alla coltivazione e alla vendita delle infiorescenze, anche di cannabis light a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti. Il commercio e la cessione di infiorescenze sarà punito con le norme del TU sugli stupefacenti. 

Misure per i no tav e no ponte sullo Stretto 

Il ddl prevede un’aggravante per punire le violenze o le minacce ad un pubblico ufficiale, qualora queste siano commesse per impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica. Un esempio? Il ponte sullo Stretto e l’Alta velocità. 

Sim telefoniche solo per gli extracomunitari con permesso di soggiorno 

I cittadini extracomunitari che vogliono acquistare una sim telefonica sul territorio nazionale dovranno presentare agli operatori, oltre che ai documenti di identità, anche una “copia del titolo di soggiorno”.  

Castrazione chimica 

Emendamento in Commissione, ordine del giorno in aula. Così la Lega ha riportato in auge il dibattito sulla castrazione chimica per punire i colpevoli dei reati di violenza sessuale. L’impegno è quello di aprire un tavolo tecnico per valutare la possibilità per il condannato di aderire volontariamente a percorsi di assistenza sanitaria, sia psichiatrica che farmacologica, anche con un eventuale trattamento di “blocco androgenico”. Una misura contestata dai movimenti transfemministi, mentre le opposizioni promettono battaglia. 

Le altre misure 

Nell’omnibus securitario finiscono anche: le madri detenute, per le quali non sarà più obbligatoria la sospensione della pena; il nuovo reato di “occupazione arbitraria di immobile destinato al domicilio altrui”; pene da 1 a 5 anni per i detenuti che si rendano protagonisti di rivolte o finanche di episodi di “resistenza passiva”; e l’innalzamento del tetto – fino a 10mila euro – per le spese legali degli agenti indagati per fatti inerenti al servizio. 

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