Una frame dal video di Rai News 24 che mostra Massimo Carminati (a destra), in collegamento da Parma, che fa il saluto romano rivolto alla telecamera durante l'interrogatorio dell'8 marzo dal carcere di Tolmezzo di Salvatore Buzzi (in basso a sinistra) al processo a Mafia Capitale che lo vede tra i principali imputati. Le immagini sono state trasmesse oggi nel corso dell'udienza nell'aula bunker di Rebibbia e il presidente della X sezione penale del Tribunale di Roma, Rosanna Ianniello, davanti al quale ?? in corso il processo, ha disposto l'invio alla Procura del video dell'udienza dell'8 marzo, nel corso della quale Buzzi aveva 'scagionato' Carminati affermando: "Non rinnego l'amicizia con Carminati ma lui nelle mie cooperative non contava nulla, nulla". Roma, 13 marzo 2017. ANSA/ TV/ RAI NEWS 24 +++EDITORIAL USE ONLY - NO SALES+++

Processo Mondo di Mezzola requisitoria del pg"È associazione mafiosa"

In corso l'appello, sono 43 gli imputati per Catalani il capo sarebbe Carminati

“La sentenza di primo grado è stata un’operazione notarile. Adesso invece va riconosciuto che il Mondo di Mezzo è mafia e il capo dell’organizzazione era Massimo Carminati”. Lo ha detto il procuratore generale Pietro Catalani nel primo giorno di requisitoria del processo di appello “Mafia Capitale” nell’aula bunker di Rebibbia. Sono 43 gli imputati, tra cui l’ex Nar Carminati e l’ex ras delle cooperative romane, Salvatore Buzzi. A 19 di questi, la procura contesta l’associazione di stampo mafioso, accusa non riconosciuta nel processo di primo grado. “Ci possono essere dei comparti diversi, ma resta la direzione”, ha aggiunto Catalani, che dipinge Carminati e Buzzi come “uomini intelligenti che sanno cosa fare. Buzzi non parla di Carminati, ma grazie alle sue parole sono stati condannati due alti dirigenti come Luca Odevaine e Franco Panzironi. Di fronte a Carminati, però, tace. A nostro parere è un esempio dell’omertà intrinseca tipica delle organizzazioni mafiose”.

Dino Cardarelli

Trentatrè anni, marsicano, laureato in Comunicazione all’Università di Teramo, città in cui muove i primi passi nel giornalismo, collaborando con testate cartacee ed online locali. Pubblicista dal 2009, iscritto nell’Ordine abruzzese, vuole continuare ad inseguire il suo sogno: realizzarsi come cronista sportivo.