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Renzi spiega le sconfitte del Pd: “Non ci sono più roccaforti”

di Maria Lucia Panucci10 Giugno 2014
10 Giugno 2014

matteo-renzi“Il risultato delle elezioni è una vittoria straordinaria. Io prima del voto ci avrei messo la firma”. Matteo Renzi, volato in Vietnam in missione asiatica, non riesce a nascondere la soddisfazione per i risultati del voto di domenica anche perché aveva detto che avrebbe vinto se il Pd avesse conquistato 20 capoluoghi di provincia. E ieri, con la vittoria a Caltanissetta, strappata al centro destra, l’obiettivo è stato raggiunto.
Ma la gioia è parziale. Pur confermando le vittorie  di Bari, Cremona, Modena, il centro sinistra perde infatti le roccaforti di Livorno, Potenza, Perugia e Padova. E i principali quotidiani italiani, da “il Giornale a la “Repubblica” più che parlare delle vittorie del Pd puntano i riflettori sui ko in quelle che fino ad oggi erano “città rosse” per eccellenza. Livorno è la città che ha tenuto a battesimo il Pci e che dal dopoguerra aveva affidato le proprie sorti sempre alla guida della sinistra. Ora Filippo Nogarin, candidato per il Movimento 5 Stelle, con una campagna elettorale non urlata, è riuscito a strappare la poltrona di sindaco a Marco Ruggeri che per la prima volta nella storia della sinistra livornese è stato costretto ad andare al ballottaggio, perdendolo. Anche Bagheria, grosso centro alle porte di Palermo, il giovane candidato grillino Patrizio Cinque batte Daniela Valle del Pd. Dopo dieci anni di amministrazione di sinistra Padova torna al centrodestra con la vittoria secca di Massimo Bitonci, senatore della Lega Nord.
I giornali calcano soprattutto la sconfitta di Perugia visto che il capoluogo umbro è uno storico fortino della sinistra passato ora a Forza Italia. E il premier sa che ha ceduto alcune piazze di grande valore storico. “Sconfitte come Livorno, Perugia, Padova e Potenza dimostrano che non ci sono più roccaforti – ha spiegato – è finito il tempo in cui qualcuno sa che in quel posto si vince di sicuro, ogni vittoria va conquistata.
Ma dalla lettura dei principali quotidiani si evince anche una grande positività di Renzi. Certo le sconfitte bruciano ma non vuole affogare quello che considera un quasi trionfo nelle beghe interne di partito. “A vincere è stato tutto il partito – ha detto – sulle sconfitte ci faremo qualche domanda in più”.

Maria Lucia Panucci

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