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Roma, in continuo aumento le aggressioni ai vigili urbani. E il Campidoglio tace

di Nino Fazio02 Luglio 2014
02 Luglio 2014

 Roma, in ascesa le aggressioni ai vigili urbani. E il Campidoglio tace

Cinquantuno le aggressioni subite, esattamente una a settimana; 23 per motivi di viabilità, 18 riguardano la lotta agli ambulanti abusivi. Quelli diffusi dal sindacato Sulpl di Roma sembrano i dati di una battaglia. Si tratta, invece, dei numeri sulle aggressioni subite (e denunciate) dagli agenti di polizia locale della capitale nel 2013.

L’ultima aggressione in ordine di tempo risale a due giorni fa: un ambulante tunisino di stanza in via della Conciliazione, dopo il sequestro della merce, si è scagliato contro i vigili urbani. Il 25 giugno la stessa scena si era ripetuta a Termini, con un agente che aveva riportato lesioni a una mano. Il fondo è stato toccato a metà maggio, quando una ventina di ambulanti cinesi accerchiò e bastonò due vigili che tentavano di allontanarli dal piazzale antistante al Colosseo. Le zone dove si registrano più aggressioni sono quelle del centro storico, dove, non a caso, si concentrano i venditori abusivi. Trevi e Prati le zone più rischiose per la municipale.

Non bisogna, però, marginalizzare il fenomeno delle aggressioni agli abusivi. I romani, infatti, non hanno maggiori riguardi nei confronti del “bobby” romano. Qualche mese fa, in zona Cinecittà, una coppia di coniugi prese a testate un agente del Gruppo pronto intervento traffico, “reo” di aver inflitto una multa per sosta vietata. In quell’occasione, il sindacato Ospol – in un duro comunicato – chiese al sindaco Marino di onorare il protocollo d’intesa sottoscritto tra amministrazione e sindacato con “l’immediata fornitura di 4000 sfollagente per tutti i vigili in servizio esterno”. Richieste, a oggi, cadute nel vuoto.

I vigili urbani, il vero problema è questo, non sono equipaggiati per affrontare in sicurezza il loro lavoro. Non avendo un’assicurazione medica, né indennità sugli infortuni, gli agenti aggrediti sono costretti a prendere i giorni di malattia, al pari degli altri lavoratori. Eppure anche loro svolgono compiti di polizia.

Proprio il sindacato Ospol lo scorso 20 giugno ha indetto uno sciopero di 24 ore dei vigili urbani, protestando – come si apprende da una nota del sindacato – contro “l’inottemperanza dell’amministrazione comunale all’accordo sottoscritto con il nostro sindacato il 6 marzo scorso, che prevede in modo incisivo misure per la sicurezza sul  luogo di lavoro, la strada, degli agenti municipali di Roma Capitale”.

Con l’ordinanza anti-alcol al via da una settimana, il giro di vite agli abusivi nei pressi dei monumenti e la lotta agli spacciatori del Pigneto, si affaccia l’idea che l’amministrazione capitolina non abbia contezza della complessità di tali problemi e delle risorse necessarie per affrontarli. Dal Campidoglio, per ora, tutto tace.

Nino Fazio

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