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Ancora un grave incidente sul lavoro: quattro operai muoiono in una cisterna a Rovigo

di Alessandro Testa22 Settembre 2014
22 Settembre 2014

MADRE E FIGLIA TROVATE MORTE: INVESTIGATORI CERCANO ARMA

Gravissimo incidente sul lavoro questa mattina ad Adria, nel polesine rodigino: quattro operai sono morti ed un quarto è stato trasportato in ospedale gravemente intossicato. L’incidente si è verificato in località Cà Emo, nello stabilimento della ditta Co.Im.Po., specializzata nello smaltimento di rifiuti industriali.

Troppi precedenti. Sul posto sono intervenuti i mezzi del 118 ed i vigili del fuoco di Adria, che hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area. Intossicato anche uno dei soccorritori. Secondo una prima ricostruzione, l’incidente sarebbe analogo a tanti precedenti con la stessa dinamica: un operaio intossicato dalle esalazioni mentre pulisce una cisterna vuota, i colleghi che cercano di soccorrerlo e che poi – privi di adeguate protezioni – finiscono per perdere tutti la vita. Inizialmente i morti sembravano solo tre, ma poi i vigili del fuoco hanno recuperato un altro corpo – presumibilmente appartenente al primo intossicato – sul fondo della cisterna. Il ferito grave ha 41 anni ed è di Adria, come due degli operai deceduti: Nicolò Bellato, 28 anni, e Paolo Valesella, 53. I 47enni Marco Berti e Giuseppe Valdan (l’autista, probabilmente dipendente di una ditta esterna) erano invece originari di Campolongo Maggiore (Venezia).

Le indagini. Secondo una prima ricostruzione, gli operai avrebbero versato dell’acido solforico in una vasca che già conteneva ammoniaca: il mix delle due sostanze avrebbe generato una nube di anidride solforosa che avrebbe intossicato i cinque lavoratori. La Procura della Repubblica di Rovigo ha aperto un’inchiesta: ipotizzabile il reato di omicidio colposo plurimo e mancato rispetto delle norme di sicurezza da parte dei responsabili dell’azienda.

Il cordoglio delle istituzioni. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha definito l’incidente «una tragedia tra le più devastanti» per il mondo del lavoro in Veneto. «Onestamente – ha aggiunto – debbo dire che non ci aspettavamo un incidente come questo, perché il Veneto è conosciuto ed apprezzato come una regione sicura». Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso «con profonda commozione» la notizia dell’incidente, e ha chiesto al prefetto di Rovigo di «esprimere ai familiari dei quattro operai deceduti i sentimenti di partecipe cordoglio e di rendersi interprete della sua solidale vicinanza all’operaio ferito».

Di Alessandro Testa

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