Sanremo, boom di ascolti: 14 milioni
Fischi a Crozza: “Qui niente politica, vai a casa”

Gli ascolti premiano la prima serata del Festival di Sanremo: quota media di 14 milioni di telespettatori e un picco di 17 milioni per l’imitazione di Bersani da parte del comico Crozza. Un buon risultato per una manifestazione partita e proseguita tra le polemiche. Dopo le accuse di Anna Oxa, che ha criticato i conduttori per averla esclusa (a suo dire per motivi politici), e le provocazioni di Berlusconi, che ha minacciato di non pagare il canone,  ad infiammare il pubblico ci ha pensato Maurizio Crozza. In attesa della presenza di Carla Bruni, prevista per questa sera.

Lo show di Crozza. Invitato speciale della prima serata, Crozza si è presentato subito con l’imitazione dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Ma la performance non è stata gradita da tutti. Due spettatori della platea hanno pesantemente contestato in diretta l’ospite, al grido di “basta politica”. Crozza è apparso spiazzato. Tanto che è stato necessario l’intervento di Fazio, che ha invitato chi protestava ad uscire dalla sala. Lo spettacolo del comico è così proseguito con le imitazioni di altri leader politici, da Bersani a Ingroia, fino ad arrivare a Montezemolo. Ed è terminato con una standing ovation.
Questa mattina le prime reazioni. Berlusconi intervenendo a “La Telefonata” su Canale 5 racconta di non aver visto il Festival ma sostiene che Crozza “sarà un boomerang per la sinistra”. Muchetti (Pd) ha apprezzato l’intervento del comico: “l’importante è fare satira a 360 °”.

Gli interventi esterni. Un sussulto, in una serata apparsa per altri aspetti piatta. Provano a movimentarla l’ospite internazionale Felix Baumgartner, il primo uomo a superare indenne il muro del suono. E l’intervento di una coppia gay, che proclama in pubblico il suo amore che verrà coronato col matrimonio all’estero (perché in Italia non è possibile). Una scena che Giovanardi, responsabile delle politiche familiari del Pdl, ha definito “uno spot a favore del programma elettorale e di vita del candidato Niki Vendola”.
Nel finale siparietto per Toto Cutugno: premiato da Angelo Ogbonna, calciatore italiano di colore, si è esibito cantando col coro dell’Armata Rossa.
  
Le canzoni. Davanti allo show, sono passate in secondo piano le canzoni e la nuova formula del festival, un po’ farraginosa, con due brani per ciascun artista. Col televoto (e il voto della giuria della stampa) viene scelta per ogni cantante un’unica canzone che partecipa alla competizione. Ieri i primi sette big in gara: per Marco Mengoni il brano scelto per continuare il concorso è stato “L’essenziale”; per Rafael Gualazzi “Senza ritegno”. Proseguono anche “La felicità” di Simona Molinari e Peter Cincotti, “Vorrei” dei Marta sui Tubi, “È colpa mia” di Maria Nazionale. Di Chiara, vincitrice di X factor, è stato selezionato “Il futuro che sarà”. Infine passa anche “A bocca chiusa” di Daniele Silvestri, cantata assieme ad un interprete che traduceva il testo nel linguaggio dei sordomuti.
A proclamare la canzone che passa il turno, sono saliti sul palco una sfilza di “presenters”: Marco Alemanno, il compagno di Lucio Dalla, Ilaria D’Amico, Valeria Bilello, la tennista Flavia Pennetta, Cristina e Benedetta Parodi, Vincenzo Montella e il pallanuotista Stefano Tempesti.

Gli ascolti. Il Festival si conferma comunque un appuntamento fisso del pubblico televisivo italiano. La prima serata della passata edizione, condotta da Gianni Morandi, toccò il  49,70 % di share medio. Il record di ascolti spetta comunque sempre a Fazio, che nel 2000, quando condusse la sua seconda edizione, nella prima serata superò la barriera del 50 %, giungendo a quota 57 %. Ieri lo share medio si è attestato sul 47 %, in lieve calo rispetto allo scorso anno.

Domenico Mussolino