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Scontro Italia-Germania
sui finanziamenti alle Ong
che salvano migranti

Crosetto: "Ne salviamo la maggior parte"

Tajani: "Non saremo muti e acquiescenti"

di Alessandra Bucchi25 Settembre 2023
25 Settembre 2023
finanziamenti Ong

ROMA – Prosegue lo scontro tra Germania e Italia sui migranti e sulla questione dei finanziamenti alle Ong, dopo la decisione di Berlino di stanziare fino a 800mila euro a progetto per le organizzazioni che si occupano di migranti in Italia, sia nell’accoglienza che nei salvataggi in mare. Per la Germania salvare i migranti in mare è un “dovere giuridico e morale”, ma il ministro della Difesa Guido Crosetto risponde che l’Italia con i suoi mezzi soccorre “la maggior parte dei profughi e se vogliono aiutarci sul serio lo facciano sostenendo il Piano Mattei per l’Africa”.

Sulla stessa posizione anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani: “Noi stiamo dalla parte dell’Europa ma non significa essere muti e acquiescenti”. Il leader di Forza Italia, per ribadire che sui respingimenti a Ventimiglia “la Francia sbaglia”, è volato a Parigi proprio all’indomani dell’assist del presidente Emmanuel Macron, che in un’intervista ha dichiarato: “Non possiamo lasciare soli gli italiani”. “La maggior parte dei migranti di Lampedusa – ha spiegato Macron – vengono dall’Africa subsahariana, da paesi ai quali forniamo aiuti allo sviluppo. Dobbiamo dire loro ‘vi aiutiamo, ma voi dovete aiutarci a smantellare le organizzazioni” dei passeur. Per Tajani le parole di Macron sono i “primi frutti” dell’azione diplomatica del governo italiano, “un risultato importante” di una collaborazione tra Italia e Francia che spera sia “sempre più positiva”, con l’obiettivo che “la posizione francese aiuti a risolvere a livello europeo problemi che a oggi non sono risolti”.

Giovedì 28 settembre Tajani volerà nella capitale tedesca per chiedere chiarimenti all’omologa Annalena Baerbock circa i finanziamenti alle Ong. Decisione accolta con “stupore” da Palazzo Chigi quando è stata formalizzata. Se per Crosetto è “molto grave” che la Germania finanzi le organizzazioni non governative, per Berlino si tratta di un passaggio in linea con la priorità di “salvare vite”.

Attacca la Germania anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che sostiene l’esistenza di politiche di “selezione all’ingresso” dei migranti nel Paese.

Alla base delle tensioni tra Roma e Berlino, ci sono anche i “movimenti secondari”. La Germania lamenta di essere il Paese con il più alto numero di richiedenti asilo e di non potere fare di più. L’Italia a sua volta ribadisce che proprio per questo che il dossier migranti deve essere affrontato a livello europeo, in modo “solidale e non egoistico”.

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