"Sesso con soldi pubblici"Si dimette il direttore Unardopo il servizio delle Iene

Spano si difende e parla di bufala "Atto non dovuto, soldi non erogati"

Le dimissioni di Francesco Spano dalla direzione dell’Unar – l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali dipendente  dalla presidenza del Consiglio dei ministri – sono il primo effetto della bufera scatenata dalle Iene.  Due giorni fa è andato in onda un servizio di Filippo Roma, che smascherava un finanziamento pubblico dell’Unar di 55 mila euro a una delle associazioni accreditate: si tratterebbe di Anddos, associazione nazionale contro le discriminazioni sessuali.

E dietro quei soldi non c’era “la promozione di azioni positive finalizzate al contrasto delle discriminazioni”. I soldi andavano a finire nelle cosiddette dark room, circoli privati che promuovevano orge e prostituzione. Le testimonianze, riportate dalle Iene, parlano di saune e centri massaggi dedicati agli uomini omossessuali, in cui le donne non potevano entrare.

In questo scandalo le dimissioni del direttore avrebbero un senso: nel servizio televisivo si dice infatti, che Francesco Spano sarebbe socio di uno di questi circoli. Ma il direttore, dopo le dimissioni, ha voluto replicare alle accuse in un’intervista al Corriere della sera: «Mi sono dimesso, sì, ma è un atto non dovuto, solo opportuno, per rispetto al lavoro che durante quest’anno ho svolto con tanta passione e abnegazione».

«Questa bufera che hanno creato è infondata, mi hanno messo in mezzo – aggiunge Spano – Il finanziamento viene concesso in base al progetto. E funziona come rimborso spese, dopo altre verifiche. Quei fondi non sono stati assegnati o spesi». Riguardo all’indiscrezione sulla tessera da socio del circolo risponde: «Non me lo ricordavo. Ho controllato, è vero, ma l’avrò fatta in un altro locale del gruppo, di altro genere, ne hanno tanti».

Intanto la Presidenza del Consiglio ha disposto la sospensione del bando di finanziamento, finito nel mirino dell’inchiesta giornalistica, per effettuare le dovute verifiche. Ma da Montecitorio assicurano che «i fondi non sono stati ancora erogati».

Valerio Toma

Nato a Cagliari nel 1992, dopo la maturità scientifica frequenta il corso di laurea in Lingue e Comunicazione alla Facoltà di Cagliari. Completa il percorso accademico con 110 e lode presentando la tesi “Tanti anchor, altrettanti linguaggi’’: uno studio sui modelli di conduzione dei notiziari italiani. Parla fluentemente l’inglese e il tedesco.