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HomeCronaca La ministra sdogana lo smartphone a scuola

Sì allo smartphone a scuola
Fedeli: "È uno strumento
che aiuta l'apprendimento"

Presto verrà istituita una commissione

per regolamentarne l'utilizzo

di Valerio Del Conte12 Settembre 2017
12 Settembre 2017

Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, durante l'evento di ritrasmissione del lancio della ''Missione VITA'' dell'ASI dell'astronauta ESA Paolo Nespoli, Roma, 28 luglio 2017. ANSA/GIORGIO ONORATI

Lo smartphone come parte integrante della vita dei giovani. È in quest’ottica che venerdì prossimo la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli istituirà una commissione ministeriale con lo scopo di regolamentare l’utilizzo dello smartphone in classe. “Li vedo e li frequento, i ragazzi. E so che non si può continuare a separare il loro mondo, quello fuori, dal mondo della scuola”, ha detto Fedeli aggiungendo che il cellulare è “uno strumento che facilita l’apprendimento”.

La ministra ha poi precisato: “Se guidato da un insegnante preparato, e da genitori consapevoli, quel ragazzo può imparare cose importanti attraverso un media che gli è familiare: internet. Quello che autorizzeremo non sarà un telefono con cui gli studenti si faranno i fatti loro, sarà un nuovo strumento didattico”.

Tante sono state le novità introdotte dalla Buona Scuola per il nuovo anno scolastico, dalle regole sui vaccini, alla sperimentazione più ampia delle superiori in quattro anni, alle modifiche dell’esame di terza media. Desta ancora polemiche la decisione di rendere le bocciature alle elementari e medie una soluzione estrema, possibile solo se tutti gli insegnati del consiglio di classe saranno d’accordo. Un’insegnante, Silvia Silvagni, ha raccolto quasi 8mila firme per dire “sì alla bocciatura e a ridare nuova dignità all’Istruzione primaria e secondaria”.

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