HomeCronaca Sma Campania, Iacolare si dimette. Renzi attacca Di Maio, arriva la difesa di Oliviero

Si dimette Biagio Iacolare
presidente Sma Campania
Oliviero invece si difende

Il consigliere comunale di Ercolano:

"Nel video di Fanpage nessun labiale"

di Giordano Contu21 Febbraio 2018
21 Febbraio 2018

Proseguono le indagini della Procura di Napoli sulla gestione dei rifiuti, alimentate anche dall’inchiesta di Fanpage. Ieri sera sono arrivate le dimissioni del presidente di Sma Campania Biagio Iacolare, annunciate dal suo legale Nello Palumbo. Mentre uno studio di Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) evidenzia che sta tornando a crescere la quota di rifiuti conferiti in discarica, quindi non differenziati.

Inevitabili le reazioni politiche. “È bene che si vada a sentenza e che chi sta rubando paghi”, ha commentato il segretario del Pd Matteo Renzi, questa mattina ai microfoni di Radio Capital. “In questa vicenda è evidente la strumentalizzazione di Di Maio”, l’accusa ai 5 stelle. “Da una settimana era in crisi per il caso Rimborsopoli e ora mostra poco senso garantista. Il punto è che nella foga arriva a dire la parola assassini”.

Il segretario difende però il Pd campano. “Roberto De Luca si è tirato indietro e si è dimesso. Ha detto che non c’entra nulla e ha fatto un gesto che chiude le polemiche”. Vincenzo De Luca “ha uno stile che non tutti condividono, è certamente diverso dal mio. Ma la sua onestà non è mai stata messa in discussione”.

La versione di Oliviero. Mentre Mario Oliviero, consigliere comunale a Ercolano, tra i protagonisti del filmato, ha cercato di spiegare la presunta trattativa con l’ex boss Nunzio Perrella, ripresa dai giornalisti. “Sono titolare di uno studio legale: ho parlato sempre e solo di onorari da avere per la mia mediazione”.

“La parte che mi riguarda è completamente diversa da come appare. Mi trovo coinvolto solo per ragioni di impegno professionale”. Si difende così dalle colonne de “Il Mattino” Mario Oliviero. Nell’inchiesta di Fanpage è stato ripreso mentre prende una valigetta che avrebbe dovuto contenere 50mila euro di tangenti, presunto frutto della trattativa con l’ex boss Nunzio Perrella.

“Qui siamo al paradosso. Avevo chiesto che mi fossero portati dei documenti per verificare l’attendibilità e la serietà della proposta dell’azienda. Credevo che nella valigetta vi fossero contenuti proprio quei documenti”, sottolinea Oliviero. Nel video “si sentono voci, con scritte in sovraimpressione, ma nessun labiale che parla dei soldi viene mai inquadrato. Mai ho accennato ad altro utilizzo di soldi. Sono atterrito”, conclude il politico di Ercolano.

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