L'impalcatura su una facciata di un edificio a Napoli ristrutturata con i benefici fiscali del superbonus, 22 ottobre 2021. ANSA / CIRO FUSCO

Stop Superbonusverso l'incontrotra governo e imprese

Pichetto Fratin : "Imprese a rischio" Lavori bloccati e caos

Dopo il blocco della cessione del credito d’imposta e dello sconto in fattura, messo a punto nell’ultimo Consiglio dei ministri attraverso un decreto ad hoc, le associazioni di categoria sono sul piede di guerra per i rischi legati alla gestione delle pratiche in corso e dei nuovi lavori. Il decreto legge dovrà essere sottoposto all’esame del Parlamento per la conversione in legge. Intanto, il governo cerca di ricucire lo strappo con il settore edilizio e con la maggioranza, per trovare un equilibrio tra la salvaguardia dei conti pubblici e le ripercussioni economiche per migliaia di cittadini e imprese del comparto. Oggi l’incontro con le categorie edili e con i costruttori che chiedono misure “con regole certe e stabili nel tempo”.

Forza Italia polemica con il governo

Monta la rivolta in Forza Italia per il decreto del governo e gli ultimi interventi sul bonus 110%. L’approvazione del decreto legge è stato visto dai forzisti come un blitz da parte del governo Meloni, che ha preferito agire da solo senza un dibattito approfondito con le forze di maggioranza. Per cercare di spegnere lo scontro, deve intervenire Silvio Berlusconi. Sui social il leader di Forza Italia rassicura: “ Il percorso del governo è giustificato e inevitabile per evitare i danni al bilancio dello stato che potrebbe addirittura portarci ad una situazione di default. Naturalmente il Parlamento sovrano discuterà il decreto”. 

Il governo apre al confronto 

Nel frattempo il governo ha accettato di incontrare le imprese per cercare di trovare una soluzione che tenga insieme lo stop al Superbonus 110% e le esigenze del comparto edile, a forte rischio di fallimento in seguito al blocco dei crediti. Un pericolo confermato anche dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin: “La grande questione è data dai crediti incagliati. Il problema è che le imprese hanno in pancia più di 15 miliardi di credito verso lo Stato e non riescono a incassare. Un credito che potrebbe determinare il fallimento di queste imprese”, ha sottolineato questa mattina a un incontro a Illumia a Bologna.

 

Maria Sole Betti

Classe '96, cresciuta tra l'Adriatico e l'ombra della Madonnina. Da sempre attratta dalle storie degli altri, mi sono laureata in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano. Dopo un Erasmus a Barcellona e una magistrale in Istituzioni e tutela dei diritti, l'approdo a Roma per fare del sogno del giornalismo una professione. Curiosità e chiacchere guidano la mia vita, ma, del resto, ho la luna in Ariete.