Il Premier Mario Draghi all'inaugurazione del Parco della Memoria de L'Aquila, 28 settembre 2021. ANSA / Lattanzio

Terremoto all'AquilaDraghi: "Accelerare la ricostruzione con Pnrr"

Perdita da oltre 200 milioni all'anno Ma "condizioni di rinascita possibili"

Oltre un miliardo di euro stanziati per restituire un futuro alle comunità e al territorio dell’Aquila dopo il terremoto del 2009. È la promessa del primo ministro Mario Draghi alla cerimonia di inaugurazione del Parco della Memoria dedicato alle 309 vittime del sisma, che ha annunciato il pacchetto da 1,78 miliardi di euro a favore dei terremotati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il provvedimento, la cui approvazione è attesa in settimana, sarà destinato a “una ricostruzione sicura e sostenibile, al recupero ambientale, e iniziative a sostegno di cittadini e imprese”. Il presidente ha ribadito “il dovere dell’azione” da parte del governo, chiarendo che “la ricostruzione è un obbligo morale che abbiamo nei confronti di tutti”, così come un obbligo è quello della memoria, perché “non possiamo né dobbiamo dimenticare” il sisma.

Più di un miliardo di euro sarà destinato a comunità locali e borghi, per renderli “sicuri, sostenibili e connessi”, mentre altri 700 milioni andranno allo sviluppo e al rilancio economico e sociale. Ma “le risorse da sole non bastano”, e secondo Draghi “c’è bisogno di capacità progettuale e amministrativa”, come dimostrano i casi di maggior successo nella ricostruzione post-sisma. Nella città dell’Aquila, infatti, il rifacimento degli edifici privati ha ormai superato l’80%, “grazie anche all’introduzione di tecniche e procedure innovative di cui possiamo essere orgogliosi”. Resta il problema nei comuni minori, in cui “il processo è più lento”, e interessa edifici pubblici quali scuole, ospedali, strade, uffici e chiese, strutture “che rendono un luogo una comunità”.

Il premier ha ricordato il danno causato dal terremoto del 2009, “una perdita stimata in oltre 200 milioni di euro all’anno”, pari all’11% circa del valore aggiunto complessivo dell’area, senza contare il bilancio drammatico della pandemia di Covid. Ma “il tessuto sociale e produttivo dell’Abruzzo è rimasto vivo nonostante le tragedie e le difficoltà” – ha ribadito Draghi – ed è quindi fondamentale continuare a sostenere il territorio con investimenti che “vogliono essere un impegno concreto per la ripartenza”.