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Migliaia di sfollati
e danni ingenti

Terremoto nel Centro Italia
Migliaia di sfollati
e danni ingenti

di Salvatore Tropea27 Ottobre 2016
27 Ottobre 2016

E’ tornato l’incubo terremoto nel Centro Italia, dopo le tre forti scosse di ieri sera. Lo sciame sismico ha interessato le Marche e l’Umbria, con più di duecento repliche, di cui trenta oltre la magnitudo 3.0.

L’epicentro del sisma si è verificato tra i comuni di Castelsantangelo sul Nera, Visso e Ussita in provincia di Macerata e Preci in provincia di Perugia. Le due scosse più forti (di magnitudo 5.4 e 5.9) sono state avvertite distintamente anche a Roma, a Firenze e in alcune zone del Veneto e della Campania. Alle 23 anche una terza scossa di 4.6.

Nonostante la forte intensità delle scosse il bilancio complessivo parla di nove feriti lievi, di cui tre a Visso e sei a Fabriano, e di una vittima, un uomo di 73 anni morto di infarto a Tolentino.

Migliaia sono però gli sfollati, soprattutto nel maceratese, che hanno abbandonato in fretta le loro abitazioni e passato la notte in bianco, in una situazione resa ancora più difficile dai forti temporali che si sono abbattuti sul territorio. E ora si teme che la pioggia possa provocare anche frane dalle montagne circostanti all’epicentro.

La Protezione Civile, che si è attiva subito dopo la prima scossa per i soccorsi e i primi sopralluoghi, ha fatto sapere che i danni alle case e al patrimonio artistico sono ingenti. “Il paese è completamente finito, sembra l’apocalisse” ha dichiarato il sindaco di Visso. Moltissime infatti le abitazioni crollate o gravemente danneggiate e i centri storici completamente inagibili. Alcune zone sono ancora questa mattina senza luce e linea telefonica e molte le chiese crollate, in particolare a Visso, Norcia, Camerino e Ussita, dove sono state distrutte anche le mura di cinta.

Nella notte sono stati evacuati i tre ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli, e i detenuti del carcere di Camerino sono stati trasferiti e Roma nella casa circondariale di Rebibbia. Oggi tutte le scuole dell’Umbria e delle Marche sono rimaste chiuse. Il capo della Protezione Civile delle Marche, Cesare Spuri, ha fatto sapere che il sisma ha creato una situazione di emergenza anche per i tanti anziani ospiti in case di riposo o residenze sanitarie, evacuati ieri sera e spostati in altre sistemazioni provvisorie.

 

senza-titolo-4In queste ore il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il commissario per la ricostruzione Vasco Errani e il presidente delle Marche Luca Ceriscioli saranno nei centri più colpiti per i sopralluoghi. L’obiettivo è fare un punto della situazione con i sindaci e i cittadini per individuare le soluzioni più idonee per l’assistenza alla popolazione. Adesso la preoccupazione più grande, infatti, è il rigido inverno che sta per arrivare in questi territori di montagna.

Intanto intorno alle 10:35 una nuova scossa di intensità 4.4 ha interessato la stessa zona di Castelsantangelo sul Nera, poco a nord di Norcia.

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