Luigi Gubitosi arriva nella sede Tim per il Cda di Telecom, Roma, 24 settembre 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

Tim, l'ad Luigi Gubitosipronto a lasciare"Ma decidere su Kkr"

Gli esponenti di Vivendi lo accusano Oggi previsto il cda straordinario

L’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, è pronto a fare un passo indietro, rimettendo le deleghe al consiglio d’amministrazione per l’esame dell’offerta Kkr. Ieri, in una lettera indirizzata ai consiglieri del gruppo, il manager ha indicato la sua disponibilità a lasciare l’incarico  qualora fosse necessario per agevolare le trattative. “Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di Kkr – si legge nella lettera – sarò contento che sia avvenuto”. Non rimandare la decisione su Kkr resta l’obiettivo primario, dopo la presentazione di un’Opa amichevole del fondo statunitense sul 100% delle azioni della società telefonica.

Oggi è previsto il consiglio d’amministrazione straordinario, per valutare l’offerta, discutere le strategie e indagare il ruolo di Gubitosi nell’attuale struttura di governance. I consiglieri di Vivendi, primo azionista di Tim, accusano l’ad di aver sollecitato l’offerta del fondo Usa, che ora dovranno decidere se valutarla oppure no. A questo proposito Gubitosi ha definito “fuori luogo e false” le accuse mosse nei suoi confronti, che non devono in alcun modo “essere utilizzate strumentalmente per rallentare l’esame dell’indicazione di interesse”.

Il manager nella sua lettera ha sollecitato ad agire “nell’interesse di tutti i soci e a tutela del mercato, nonché degli azionisti di minoranza e di tutti gli stakeholder”. “Il nostro dovere è quello di lavorare nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società”, ha spiegato.

Il board, valutate le deleghe, potrebbe confermarle, assegnarle a un altro consigliere, costituire un comitato esecutivo o tenerle collegialmente. Toccherà poi a una nuova riunione del board decidere il nuovo assetto di governance di Tim.