Renzi incontrerà ConteMa lo scontro è rinviato"Pronti a un passo indietro"

Leader Iv: "Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza"

Il premier e l’ex premier si incontreranno. Segnali positivi erano già arrivati dopo che Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, aveva votato la fiducia che il governo aveva posto sul decreto Milleproroghe. Lo stesso giorno, però, il partito dell’ex sindaco di Firenze aveva anche deciso di votare, insieme alle opposizioni, contro lo stesso esecutivo di cui fa parte: ancora una volta, il problema era sulla prescrizione.

Da lì, Renzi aveva chiesto un incontro a Giuseppe Conte per “chiudere il teatrino”, che il presidente del Consiglio ha accettato di buon grado. “La mia porta è sempre stata aperta e sarà sempre aperta: sicuramente ci vedremo la settimana prossima“, ha dichiarato il premier arrivando al vertice europeo di ieri. E poi, a sorpresa, ha anche annunciato che riferirà in Parlamento l’agenda per il 2020-23.

In merito all’agenda, “noi abbiamo messo sul tavolo quattro grandi temi”, scrive su Facebook il leader di Iv, e poi fa un elenco puntato di quelle che sono le priorità del suo partito. “Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia. Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona. Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista. Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo”. Le affinità e le divergenze tra i due, quindi, si misureranno faccia a faccia: “Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo. Se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili”, si legge ancora nel lungo post dell’ex segretario dem. “Dentro o fuori” dall’esecutivo, insomma, non è una questione tattica, ma di contenuti. Perché Renzi rimarca: “Noi facciamo politica, non populismo”.

Mariacristina Ponti

Mariacristina Ponti nasce in Sardegna nel lontano 1992, dopo un diploma al liceo scientifico, decide di conoscere il mondo e di trasferirsi a Padova e, successivamente, a Roma. Le sue passioni sono la politica, il calcio, i nuotatori e la musica indie, ma solo quella vera. E Guccini, ovviamente.