GYEONGJU – È dalla città più turistica della Corea del Sud, sulla costa occidentale del mar del Giappone, che il presidente statunitense Donald Trump ha lanciato un annuncio storico: “Riprenderemo i test sulle armi nucleari”. Le parole sono state postate su Truth prima del bilaterale con il leader cinese Xi Jinping. Un incontro di “grande successo”, che ha permesso di raggiungere l’accordo sulle terre rare e la riduzione dei dazi.
L’annuncio storico di Trump e la replica della Cina
“Ho dato istruzioni al dipartimento della Guerra di iniziare a testare le nostre armi nucleari. Questo processo inizierà immediatamente”. Lo ha annunciato Donald Trump su Truth. “Con altri che testano armi nucleari, è appropriato che lo facciamo anche noi. I siti per i test nucleari saranno determinati più avanti”, ha spiegato. La replica della Cina, che avverte di rispettare il bando, non è tardata ad arrivare. Pechino ha esortato gli Usa a “rispettare scrupolosamente” la moratoria globale sui test nucleari.
Il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun ha sottolineato che gli Usa dovrebbero impegnarsi “a vietare i test nucleari”. “Azioni concrete per salvaguardare il sistema globale di disarmo nucleare” dovrebbero essere al centro degli impegni statunitensi.
L’accordo sulle terre rare
Nonostante l’annuncio sui test nucleari, l’atmosfera del G2 è sembrata distesa. Sul tavolo dei presidenti statunitense e cinese al bilaterale in Corea del Sud sono stati discussi temi importanti, dai dazi alla tecnologia passando per la presenza militare nel Pacifico. Donald Trump, definendo l’incontro con Xi come “un grande successo”, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con il presidente cinese Xi sulle terre rare.
Sul fronte commerciale la Casa Bianca ha annunciato la riduzione dei dazi sulle merci cinesi dal 57% al 47% e di quelli legati al fentanyl dal 20% al 10%, in cambio dell’impegno di Xi a collaborare per fermare il traffico di questo stupefacente. Sul piano delle terre rare, Pechino continuerà a mantenere il flusso di esportazioni per un anno.
Sulla guerra in Ucraina, Usa e Cina lavoreranno insieme. Per il conflitto in Medio Oriente, Xi Jinping ha elogiato gli sforzi di pace di Trump a Gaza e ha sostenuto che Usa e Cina devono essere “partner e amici”.


