HomeCronaca Valanga a Cortina, morta un’insegnante di sci sotto il rifugio Nuvolau

Valanga sul Nuvolau
Morta in ospedale
un'insegnante di sci

Salvo il compagno veneziano

L'esperto: "Rischio slavine alto"

di Raffaele Rossi12 Gennaio 2023
12 Gennaio 2023
Soccorso alpino dopo la valanga al Nuvolau - Foto Ansa/Ufficio Stampa Soccorso Alpino

CORTINA D’AMPEZZO – Nel pomeriggio di ieri una valanga di neve ha colpito la zona sotto il rifugio Nuvolau, a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Una maestra di sci veneziana di 34 anni, Giulia Ramelli, è stata travolta e ha perso la vita mentre si trovava nelle vicinanze dell’area sciistica delle 5 Torri. La donna è stata subito trasportata in codice rosso all’ospedale di Treviso ma nella notte è morta. L’esperta di montagna era in compagnia del compagno. I due stavano risalendo la zona tra la Gusela e il Nuvolau quando un blocco di neve li ha investiti. L’uomo, anche lui veneziano, è stato semisepolto ma è riuscito lo stesso a dare l’allarme.

Sul luogo sono intervenuti l’elicottero con a bordo un’unità cinofila, il Soccorso alpino e la Guardia di finanza di Cortina. I soccorritori hanno individuato e liberato la donna, sommersa sotto due metri di neve, e le hanno prestato i primi soccorsi ma la situazione è apparsa gravissima fin da subito. Caricata a bordo dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore la sciatrice veneta è stata trasportata all’ospedale di Treviso. Per l’uomo invece è intervenuto l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano.

Ancora due vittime

Nella giornata di ieri altri due uomini hanno perso la vita a causa di valanghe. Michele Buga, escursionista, è stato investito da un blocco nevoso nella zona di Passo Emet, in provincia di Sondrio, al confine con la Svizzera. In val Chedul, vicino alla Val Gardena, una slavina ha colpito Giovanni Andriano, 49 anni, maresciallo dei carabinieri.

Rischio valanghe

Gianni Marigo, responsabile del centro valanghe Arpava, ha spiegato al Corriere del Veneto come il rischio di slavine sia “alto”. Il forte vento ha creato accumuli di neve nelle gole e negli avvallamenti formando lastroni di ghiaccio difficili da individuare e basta poco per creare una valanga. Gli sciatori, raccomanda Marigo, devono perciò “valutare la stabilità del manto nevoso” per non incorrere in tragedie.

Nella foto in alto il soccorso alpino. Foto Ansa/Ufficio Stampa Soccorso Alpino

Ti potrebbe interessare

Master in giornalismo LUMSA
logo ansa
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig