KIEV – Non sarà un piano ufficiale, ma i suoi effetti sono già molto concreti. Almeno sul tavolo diplomatico. Perché il progetto di pace americano per Kiev delude Zelensky e l’Europa. Ventotto punti per fermare il conflitto che sembrano una resa: dalla rinuncia all’ingresso nella Nato al patto di non aggressione tra Ucraina, Russia e Ue, fino alle elezioni nel Paese entro 100 giorni dall’accordo. Sono solo alcune proposte del programma del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il contro-piano dell’Ue, attesa per l’incontro con gli Usa
I leader europei stanno già lavorando a un piano per la pace alternativo a quello statunitense – si legge sulle pagine del Wall Street Journal –, l’Europa spera di averlo pronto entro pochi giorni. Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, il premier inglese Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz – che oggi 21 novembre sentirà Trump – hanno contattato il leader ucraino Volodymyr Zelensky per una chiamata urgente in attesa di confrontarsi anche con la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni. Oggi pomeriggio (21 novembre) previsto invece un incontro tra le delegazioni Usa e Ue sul tema.
Verso un colloquio telefonico Trump-Zelensky
Per un confronto diretto tra Zelensky e Trump bisognerà invece aspettare ancora una settimana, quando Washington e Kiev si sentiranno telefonicamente.
Zelensky: “Pace sia dignitosa”
Dal canto suo, l’Ucraina è preoccupata. I timori che il programma Usa possa svilire la dignità di Kiev risuonano nelle dichiarazioni di Zelensky, che auspica per il Paese una “pace dignitosa”. Dopo aver incontrato i generali Usa, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale ucraina Rustem Umerov rassicura: “Stiamo valutando attentamente le proposte dei partner nel quadro di principi immutabili: sovranità, sicurezza umana e pace giusta”. Sul fronte interno, continua il terremoto nel partito di Zelensky dopo lo scandalo di corruzione che ha investito alcune figure chiave del governo. Per adesso, il presidente ha deciso di non sostituire il capo dell’ufficio presidenziale Andriy Yermak nonostante l’insoddisfazione pubblica per le sue attività e il pressing tra i ministri.
Il monito di Mosca: “Kiev decida ora sulla pace”
Sulla questione il Cremlino prende una posizione netta. Kiev “deve prendere una decisione responsabile” per la pace, e deve “farlo ora”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Poco prima la portavoce del ministero degli Esteri russa Maria Zakharova aveva frenato sul piano Usa: “Ci sono un sacco di indiscrezioni sui media”, ma la Russia “non ha ricevuto” alcuna proposta di pace dagli Stati Uniti. Tuttavia Mosca è “aperta al dialogo”.
Europa esclusa dal piano Trump. Costa: “All’Ue nessuna comunicazione”
Oltre all’Ucraina, l’Unione europea è un’altra grande esclusa dal piano Trump. “All’Ue non è stato comunicato alcun piano in maniera ufficiale. Non ha senso in questo momento fare commenti”, ha spiegato il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa rispondendo ad una domanda in conferenza stampa al G20. “Noi siamo al fianco dell’Ucraina nella difesa dei principi contenuti nella Carta dell’Onu e lavoriamo con il presidente Zelensky per una pace giusta e duratura”, ha aggiunto. Già l’alta rappresentante Ue Kaja Kallas aveva sottolineato il mancato coinvolgimento dell’Unione nel programma Usa: “Noi sosteniamo una pace che sia giusta e duratura ma a ogni piano, per funzionare, serve che l’Europa e l’Ucraina siano a bordo”.
I punti del piano di pace Usa
Tra le proposte della Casa bianca figurano anche la cessione del Donbass alla Russia o la riduzione dell’esercito di Kiev a 600mila unità. Al primo posto c’è la sovranità dell’Ucraina, condizione imprescindibile per Zelensky. Per la difesa del territorio in caso di attacco, dei jet europei saranno stazionati in Polonia, però non verranno inviati soldati della Nato. Inoltre, la centrale nucleare di Zaporizhzhya sarà commissionata dall’Aiea.
Il piano: “Aggressione all’Ucraina come attacco alla comunità transatlantica”
La garanzia di sicurezza del piano è modellata sull’articolo 5 della Nato. Un’eventuale aggressione subita dall’Ucraina sarà considerata analoga a un attacco “che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica”. Sono dati emersi da una seconda bozza del programma resa nota da Axios.
Continuano gli attacchi, 5 morti a Zaporizhzhya dopo un bombardamento
E sul campo la furia di Putin non si ferma. Continuano a cadere le bombe su Zaporizhzhia. Un bombardamento russo ha ucciso cinque persone. Da Mosca arriva l’esultanza del capo di Stato maggiore Valery Gerasimov: “Kupyansk – città della regione ucraina di Kharkiv – è caduta”. Ma Kiev nega.


