L’Ue all’Italia: ridurre deficit
Per Renzi normale dialettica
Posizioni distanti

Manovra 2017, il mancato rispetto dei vincoli
al centro dello scontro fra Italia e Bruxelles

La lettera del 24 ottobre inviata dalla Commissione Europea evidenzia il mancato rispetto da parte dell’Italia degli impegni di riduzione del deficit e di stanziamenti per le attività di rilancio dell’economia “troppo al di sotto del 0,6% del PIL”. La Commissione ha rimarcato la flessibilità concessa negli anni 2015 e 2016 all’Italia proprio per agevolarla nell’attuare le riforme strutturali. I parametri indicati nella manovra invece sono stati giudicati tutt’altro che chiari nell’individuazione e la percentuale del PIL risultante è di molto superiore ai valori di contenimento previsti da Bruxelles.

Non sorprende quindi che i firmatari della lettera,il Vice Presidente della Commissione Dombrovskis e il Commissario agli affari economici Pierre Moscovici, stiano chiedendo al premier Renzi e al Ministro Padoan chiarimenti sulla bozza del bilancio programmatico 2017 specialmente in merito alla “revisione degli obiettivi” di bilancio e sul “divario sostanziale emerso rispetto agli impegni presi la scorsa primavera”.

Il premier Renzi e  Il Ministro Padoan minimizzano, parlano di “normale dialettica fra le istituzioni” nonostante delle sette lettere inviate da Bruxelles quella italiana sia una delle due meno conciliatorie. Inoltre, in parziale contraddizione con la relativa serenità che vuole far trasparire, l’Italia rimarca allo stesso tempo l’insensatezza di una frattura fra UE e Italia su questo punto. La risposta italiana, giunta in tempo per l’ultima valutazione da parte dei commissari europei, sostanzialmente chiede di derogare ai parametri europei per far fronte alla ricostruzione post terremoto e alla gestione dei migranti, in particolare soccorso e cure mediche. L’impegno totale ammonta ad una spesa totale prevista di 6,8 miliardi di euro. Il ricorso ad un velato vittimismo da parte del Presidente del Consiglio per giustificare il mancato contenimento del deficit italiano nei parametri europei lascia non pochi dubbi sulla solidità della manovra, che è stata per ora commentata come “insoddisfacente” negli ambienti di Bruxelles.

Da parte sua l’Italia rilancia mettendo in campo il tema migranti e il mancato rispetto da parte della Germania di alcune regole comunitarie in materia commerciale e conferma di non aver intenzione di modificare il testo della manovra che verrà presentato entro pochi giorni alla Camera per l’approvazione. Dovremo aspettare il 16 novembre per il giudizio finale e l’attesa si prospetta non proprio serena.

Massimiliano Venturini

Collabora dal 2006 con Radio Popolare Verona come conduttore di Impulse Jazz. In parallelo studia le potenzialità del mezzo radiofonico ideando e conducendo Rumori D’Ambiente e Linea di Confine. Nel 2016 entra a far parte della redazione giornalistica per la stessa emittente.