Ordine dei giornalisti nel caos: botta e risposta tra Ghirra e Iacopino

«Scegliete un nome al mio posto e sarò felice di votarlo e sostenerlo. Mi ritengo assolutamente inadeguato al ruolo di segretario, per di più in una situazione di caos, con un presidente con il quale non ho in comune alcuna visione del mondo».

Con queste parole contenute in una lettera indirizzata a 50 consiglieri nazionali e pubblicata da Franco Abruzzo sul proprio sito web, Giancarlo Ghirra, segretario del Consiglio Nazionale dell’Odg ha aperto una vera e propria crisi nell’Ordine che acuisce i dissapori avuti in precedenza con il presidente dell’Odg Enzo Iacopino: «Non farò la prima donna creandovi problemi e annunciando le mie dimissioni formali all’esecutivo – ha aggiunto Ghirra – ma sappiate che già a partire da oggi sono felice di poter lasciare quanti insultano, calunniano, scambiano la critica anche dura, anche radicale, con l’insulto alla dignità delle persone».

Riforma dell’Ordine vicina. I toni si alzano in un momento delicato ed epocale che vede ad un passo la riforma dell’ordinamento professionale. «Ora che serve compattezza e unità – ha continuato Ghirra – arrivano interventi fra il censorio, il moralista, l’arrogante, il bartaliano “tutto sbagliato, tutto da rifare”, e gli insulti alle persone». Dure, quindi, le parole del segretario nazionale che ha poi sferrato una linea difensiva contro chi non sembra più sostenerlo: «Capisco gli attacchi dai nemici, ma non da chi ritengo un mio compagno di strada. Anche sull’Ordine volano i corvi. Qui si rischia di avvelenare i pozzi, di consentire ancora una volta a chi è portatore di culture a me estranee di trionfare sulle nostre divisioni».

I risultati ottenuti in questi due anni. Ghirra, infine, ha sottolineato quanto di buono è stato fatto durante il suo mandato. Tra i risultati importanti la «chiusura dei viaggi all’estero; il ridimensionamento delle spese per i gruppi di lavoro; l’ulteriore rigore nei master; le sanzioni a personaggi di spicco del giornalismo ben protetti da aree del Cnog,  nonché una crescita del nostro gruppo su temi delicati e importanti».

La risposta di Enzo Iacopino. Breve, ma efficace, la risposta del presidente nazionale dell’Odg, Enzo Iacopino. «Da quel che ho avuto modo di verificare, la lettera di Ghirra è stata inviata solo a poco più di 50 membri del Consiglio; gli altri – continua Iacopino – tra i quali anche io, sono “il nemico”, ovviamente, come le cronache raccontano, sono stati a guardare mentre i “compagni di strada” di Ghirra facevano tutte le cose positive. Da soli, ovviamente. Che vergogna! ».

Il braccio di ferro tra Ghirra e Iacopino sembra, tuttavia, appena cominciato e non finirà qui. A breve, infatti, Iacopino promette nuovi chiarimenti sulla vicenda: «Sto aspettando una risposta da Ghirra prima di replicare, per come meritano, alle millanterie che contiene la sua lettera».

 Gianluca Natoli