Ludwig van Beethovena 250 anni dalla nascitail tributo di Google

"Beethoven everywhere" il progetto multidisciplinare per omaggiare il genio

Si stanno per concludere le celebrazioni per i 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven. L’anno si è aperto, ovviamente, a Bonn, l’ex capitale della Germania dell’ovest dove il compositore nacque il 16 dicembre 1770.

In tutto il mondo, ma specialmente in Europa, hanno deciso di omaggiare il genio. L’Unione Europea nel 1985  ha adottato una composizione di Beethoven, l’Inno alla gioia, come proprio inno. Il brano fu scelto in quanto portatore di ideali di libertà, di pace e di solidarietà.

La vera novità, però, arriva da Google Arts & Culture che celebra l’evento con un progetto digitale dal titolo emblematico, ”Beethoven everywhere”, realizzato grazie alla collaborazione tra vari istituzioni culturali, dalla Carnegie Hall alla Deutsche Grammophon e alla Karajan-Akademie, dalla Chineke Orchestra alla Biblioteca di Stato di Berlino e alla Secessione di Vienna. Un lavoro multidisciplinare che verrà lanciato il 17 dicembre prossimo. 

Malte Boecke, direttore della Beethoven House di Bonn e direttore artistico del Comitato per l’anniversario beethoveniano, spiega i motivi di questo particolare ‘buon compleanno” ricordando di essere rimasto colpito dalla gamma incredibile di possibilità che il digitale ha dato alla nostra collezione ‘classica’, che avrebbe dovuto vedere il suo culmine in un tour virtuale a 360 gradi all’interno del museo. Poi la pandemia ha reso impossibili le numerose mostre dal vivo e gli eventi previsti. Il viaggio digitale, che ora si apre, dà a tutti la possibilità di arrivare a Beethoven seguendo percorsi diversi. A partire dal ritratto ‘iconico’ del musicista che accoglie i visitatori della Beethoven Haus alla raccolta di video ‘Inno alla gioia globale’ chiesti ai musicisti e agli utenti di tutto il mondo.

 

Francesca Massimano

Laureata in lingue e letterature straniere, amo la letteratura spagnola e i libri di Miguel de Unamuno. Ho conseguito due master, il primo in “Programmazione Comunitaria” e il secondo in “Media Entertainment”. Ho fatto diverse esperienze di stage e di lavoro, dal Parlamento Europeo a Radio1 Rai, passando per la puntata 0 di un programma tv creato grazie ad un bando di Regione Lazio. Mi sono trasferita a Roma da qualche anno e sogno di rimanerci per tutta la vita.