NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 12:51 del 9 maggio 2025

HomeEconomia Patto di stabilità, Giorgetti in audizione alle commissioni di Bilancio

Giorgetti in Parlamento
"No a ulteriori vincoli"
sul Patto di Stabilità

Verso l'Ecofin previsto per l'8 dicembre

Il ministro sul Mes: "Nessun ricatto"

di Lorenzo Sivilli05 Dicembre 2023
05 Dicembre 2023
Patto di Stabilità

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti | FOTO ANSA

ROMA – Il Governo italiano si prepara a fare i conti con la riforma del Patto di Stabilità. Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti  è stato ascoltato dalle commissioni di Bilancio riunite di Camera e Senato riguardo alla governance europea, a pochi giorni dal Consiglio di Economia e Finanza, l’Ecofin. È proprio in quell’occasione che la presidenza spagnola dell’Unione europea vuole giungere a un compromesso. 

“Il governo è disposto a ricercare una soluzione – ha detto Giorgetti alle commissioni in Parlamento – ma senza tradursi in un sistema eccessivamente complesso e potenzialmente contraddittorio”. Se la proposta del Patto risultasse troppo rigida, l’Italia potrebbe esprimere un voto contrario nel corso dell’Ecofin di venerdì 8 dicembre, portando a un ennesimo nulla di fatto. Il ministro Giorgetti parla di “vincoli eccessivi” che potrebbero “trascurare le esigenze di consolidamento” che, ricorda, “dovrebbero essere compatibili con l’intento di favorire una crescita sostenibile e duratura dell’economia”. Riguardo al Mes, invece, “nessun ricatto” – afferma il ministro – “decide il Parlamento”. 

L’obiettivo del Patto è trovare un compromesso tra il risanamento del debito e la promozione degli investimenti. Un accordo che non risulta vicino. La riunione dei ministri delle Finanze di metà novembre scorso non aveva portato a progressi significativi e non aveva sciolto i nodi che affliggono soprattutto Italia, Francia e Germania sul deficit. “L’obiettivo del governo italiano è ridurre l’elevato debito pubblico, la risposta è la serietà”, ha ricordato Giorgetti in Parlamento. In linea con le richieste francesi, che si scontrano, però, con l’intenzione della Germania di non voler intervenire sul deficit. I piccoli passi avanti emersi dall’incontro della scorsa settimana tra la premier Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in realtà, non hanno sbloccato la situazione. “Ridurre il debito pubblico – ha continuato Giorgetti – consentirebbe di liberare maggiori risorse connesse agli oneri del relativo servizio e, allo stesso tempo, ridurre il premio sul rischio che spinge verso l’alto i nostri tassi di interesse”. Senza un accordo prima del 1° gennaio 2024, tornerà in vigore il vecchio Patto di Stabilità sospeso dal Covid. 

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma

ARTICOLI PIU' LETTI

Nessun articolo trovato.

Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig