La presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni con il primo ministro dell'Albania Edi Rama a Palazzo Chigi | Foto: Ansa

Migranti, verso l'okall'intesa tra Roma-Tiranaal vaglio norme e spese

I Cpr da 77mila metri quadrati Il nodo del numero degli ospiti

ROMA – Attesa per l’approvazione in Consiglio dei ministri dell’intesa tra Roma e Tirana sui migranti. Martedì 5 dicembre alle 16 il protocollo d’intesa tra Italia e Albania sulla gestione dei migranti arriva sul tavolo dei ministri. L’intesa siglata il 6 novembre da Giorgia Meloni e Edi Rama a Palazzo Chigi prevede di realizzare nel Paese due strutture per accogliere i migranti al porto di Shengjin e nell’area di Gjader.

Nel testo le coperture finanziarie e le prime norme attuative. L’Italia dovrà creare un fondo di garanzia e dovrà versare 16,5 milioni di euro nel conto speciale di tesoreria statale aperto dall’Albania come anticipo dei rimborsi del primo anno, entro tre mesi dall’entrata in vigore dell’intesa. I Cpr saranno di almeno 77mila metri quadrati. Resta da stabilire il numero di migranti preciso che queste strutture ospiteranno. La presidente del consiglio aveva parlato di 36mila migranti all’anno, che potranno essere trattenuti oltre i 28 giorni. Le aree saranno sotto la giurisdizione italiana, così come gli oneri per mantenerle. Previsto un iter movimentato in Parlamento, con le opposizioni che fin da subito hanno contestato il protocollo.

Attenzione poi sulla riforma del Patto europeo di migrazione e asilo. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la riunione ristretta dei ministri dell’Interno Ue a Bruxelles di ieri, lunedì 4 dicembre, ha sottolineato l’importanza di arrivare all’approvazione di un testo condiviso tra le tre istituzioni (Consiglio, Parlamento e Commissione europei, ndr)” e che ciò “comporterà un grande esercizio di flessibilità da parte di tutti”.