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Droni russi sulla Polonia, violato spazio aereo. Tusk: “Atto di aggressione”

di Antonio Fera10 Settembre 2025
10 Settembre 2025

Una foto pubblicata sui social da Dariusz Stefaniuk, deputato del PiS per il Parlamento polacco, mostra la casa nella città di Wyryki Wola nella regione di Lublino, al confine con la Russia e la Bielorussia, colpita da un drone. | Telegram Dariusz Stefaniuk

VARSAVIA – Era previsto che si riunissero, come ogni mercoledì, in formato ordinario. Ma l’incursione notturna nello spazio aereo polacco di droni russi contro l’Ucraina ha visto i rappresentanti del Consiglio Atlantico ritrovarsi sotto l’articolo 4 della Nato. Varsavia, per voce del suo primo ministro Donald Tusk, dopo l’attacco subito da Mosca, aveva chiesto espressamente un vertice formale all’interno dell’alleanza.

Tusk: “Registrate 19 violazioni dello spazio aereo”

“La prima violazione dello spazio aereo è stata registrata intorno alle 23:30 di martedì, l’ultima intorno alle 6:30 di mercoledì. Ci sono state 19 violazioni”. L’ex presidente del Consiglio Ue, parlando alla Sejm, la Camera bassa del parlamento polacco, nel fornire ulteriori dettagli in merito all’attacco, ha chiarito come Varsavia abbia letto il corso degli eventi: i droni russi entrati nello spazio aereo polacco sono “una provocazione su larga scala”. Tanto che, a margine della riunione di emergenza del governo, Tusk non ha esitato nel chiedere che “le consultazioni con gli alleati” assumessero “la forma di una richiesta formale di attivazione dell’articolo 4 della Nato”. Mossa concordata con il presidente della Repubblica Karol Nawrocki.

Il primo ministro Donald Tusk durante la riunione straordinaria del governo polacco dopo la violazione notturna dello spazio aereo da parte di droni russi | Foto Ansa

Cosa prevede l’art.4 della Nato

L’articolo stabilisce un meccanismo di consultazione tra le parti del Trattato in caso di minaccia all’integrità territoriale, all’indipendenza politica o alla sicurezza di uno degli alleati. È la prima volta che un paese membro della Nato spara contro obiettivi di questo tipo dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Tusk ha detto di avere informato di quanto accaduto il segretario dell’Alleanza Atlantica, Mark Rutte.

Zelensky: “Non è stato un atto casuale, ne abbiamo le prove”

Immediata la reazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha affermato su X di essere in possesso di “prove sempre più numerose” che indicherebbero che l’attacco contro la Polonia non sia stato casuale. “Questa volta stiamo registrando una scala molto più ampia e un attacco deliberato – ha aggiunto Zelensky – L’Ucraina è pronta a fornire alla Polonia tutti i dati necessari disponibili e a aiutare la Polonia a costruire un efficace sistema di allerta”. Su Telegram il presidente ucraino ha precisato che si tratta di un “un precedente estremamente pericoloso per l’Europa”. Secca la replica di Mosca: “Riteniamo che le accuse siano infondate. Non è stata presentata alcuna prova che questi droni siano di origine russa”. Ad affermarlo l’incaricato d’affari russo in Polonia, Andrei Ordash, ripreso dall’agenzia di stampa Ria Novosti.

Comandante supremo della Nato: “Abbiamo reagito con rapidità”

Nel chiarire come la risposta Nato abbia visto “in azione caccia polacchi, olandesi, patriot tedeschi e jet italiani”, il comandante supremo dell’Alleanza Atlantica, il generale americano Alexus Grynkewich, ha affermato: “La Nato ha risposto con decisione e rapidità alla situazione, dimostrando capacità e determinazione nel difendere il territorio alleato”. Anche Grynkewich ha sottolineato, inoltre, che “è la prima volta che velivoli della Nato ingaggiano minacce potenziali all’interno del nostro spazio aereo”.

Meloni: “Piena solidarietà alla Polonia”

“Esprimo, a nome del governo italiano, piena solidarietà alla Polonia per la grave e inaccettabile violazione, da parte russa, dello spazio aereo polacco e dell’Alleanza Atlantica – così in una nota la premier Giorgia Meloni – L’Italia continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura”.

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