PONTIDA – Il Carroccio scricchiola a Pontida e con esso la tenuta della maggioranza, sempre più a rischio in vista delle elezioni regionali in Veneto e Lombardia, dove è ancora in corso la definizione del candidato governatore. Due le divisioni contrapposte: i governatori settentrionali, come Luca Zaia, e figure come Roberto Vannacci, che premono per un ulteriore spostamento a destra.
A far discutere sono state proprio le parole del generale, pronunciate al raduno annuale della Lega, che ancora una volta ha evocato la X Mas, il corpo militare indipendente di matrice fascista. “Andrebbe insegnato nelle scuole, così come tante altre cose. Come Manzoni e gli eroi della X Mas, Durand de la Penne, Emilio Bianchi” ha detto, aggiungendo una critica per le nuove generazioni. “Se oggi chiedi a un ragazzo chi sono queste persone che hanno dato la vita per il Paese, non lo sanno. Ma sanno chi è Greta Thunberg, che non ha combinato nulla”.
I commenti dell’opposizione
Dure le critiche da parte delle opposizioni. Secondo la capogruppo di Avs alla Camera Luana Zanella la Lega è “un partito ultra nazionalista, pericoloso”, aggiungendo quanto il partito “subisca l’imprinting di Vannacci, con le sue pulsioni razziste e autoritarie”. È intervenuta su X anche Irene Manzi, responsabile nazionale Scuola del Partito democratico: “La X Mas di cui parla Vannacci è quella che, dopo l’8 settembre, rimase fedele al fascismo, combattendo con i nazisti e diventando nota per rastrellamenti, torture e massacri di civili e partigiani? Adesso la vogliono celebrare nelle nostre scuole? Cosa ne pensa il ministro Valditara? Il revisionismo di questa destra è pericoloso e inquietante”.
Salvini e Vannacci sull’immigrazione
Intanto, sempre al raduno leghista, è tornato a parlare anche il leader e vicepremier Matteo Salvini. Dal palco, il segretario del Carroccio è tornato sui cavalli di battaglia del partito, dai migranti al ponte sullo Stretto passando per la flat tax. «Il nostro obiettivo è tornare a blindare i confini italiani, sempre che qualche magistrato politicizzato non ci fermi». «Ci sono immigrati – ha continuato – venuti da lontano che portano lavoro, rispetto e cultura e sono i benvenuti. Il nostro problema sono quelli che non si vogliono integrare e abbiamo il dovere di rimandarli a casa». Un punto comune per l’azione della Lega con l’eurodeputato Vannacci, che ha usato le parole d’ordine dei patrioti europei parlando di “invasione”.

Il braccio di ferro nel Carroccio per le elezioni in Veneto
Luca Zaia, invece, alza la voce in vista delle prossime elezioni regionali in Veneto, ribadendo con forza che la candidatura per la presidenza spetta di diritto a un esponente della Lega. Secondo il governatore, non si tratta di mancanza di rispetto verso gli alleati, ma di una richiesta legittima per garantire la continuità amministrativa. La battaglia non si limita alla coalizione del centrodestra, ma all’interno del Carroccio si sta consumando un braccio di ferro tra due divisioni contrapposte: i governatori settentrionali, come Zaia stesso, e figure come Roberto Vannacci. Interrogato sul ruolo dell’ex generale, Zaia si mostra cauto, ma diretto. “Vannacci può essere un valore se fa il leghista”, afferma a Pontida. Alla domanda se Vannacci rappresenti il futuro del partito, il governatore risponde secco: “Perché dovrebbe esserlo? La Lega ha molte persone capaci. I segretari si eleggono nei congressi, coinvolgendo la base del partito”.