KIEV – “L’Ucraina è la nostra prima linea di difesa, dobbiamo aumentare gli aiuti“. È questa la linea comune della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del Segretario generale della Nato Mark Rutte in un punto stampa prima della partecipazione al collegio dei commissari di Bruxelles. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al Forum sulla sicurezza di Varsavia, ha fatto un appello all’Europa: “Dobbiamo costruire uno scudo aereo comune contro la Russia”.
A sostegno, von der Leyen ha sottolineato che “l’Europa deve fornire una risposta forte e unita alle incursioni dei droni russi” e per questo ci saranno “azioni immediate”. Al suo richiamo, è poi riecheggiato quello di Rutte che chiede di “mantenere i cieli sicuri”. Ma il Cremlino non ci sta e definisce il muro di droni europeo “un’iniziativa triste”.
Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’Accademia di formazione della pubblica amministrazione del Kazakistan, ha ribadito l’importanza dell’Onu. Definendola la bussola per affrontare ogni conflitto.
Ue: “Al lavoro per l’adesione di Kiev”
Nel frattempo, l’Ue è a lavoro per aggirare il veto ungherese all’adesione di Kiev. La commissaria europea all’Allargamento Marta Kos, in visita in Ucraina, ha annunciato che il Paese ha completato la fase di screening per aprire i capitoli negoziali. Kos ha poi scritto su X: “Oggi l’Ucraina compie un passo importante nel percorso verso l’Ue, gettando le basi per il suo futuro europeo”.
Famiglia vittima dei raid russi
Come sul tavolo della diplomazia, anche sul campo aumenta la tensione. A Sumy, città dell’Ucraina nordorientale, un drone russo si è abbattuto su un edificio, uccidendo una famiglia. I soccorritori hanno trovato sotto le macerie i corpi delle quattro vittime, i genitori e i loro bambini di 4 e 6 anni. “È una perdita irreparabile per l’intera comunità”, ha sottolineato il responsabile dell’amministrazione militare regionale, Oleg Grygorov.
Ma il presidente russo Vladimir Putin non intende fermarsi e richiama alle armi 135mila soldati. Il periodo del reclutamento partirà dal primo ottobre e terminerà il 31 dicembre e coinvolge i giovani dai 18 ai 30 anni.