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HomeCronaca Eredità Agnelli, spunta nuovo testamento. I legali dei fratelli Elkann: “Non incide”

Eredità Angelli, nuove volontà
Lasciate quote a Edoardo
Per gli Elkann: "Non incide"

Il nuovo testamento scritto nel 1998

Margherita: "Tradite volontà di papà"

di Enza Savarese30 Settembre 2025
30 Settembre 2025

Eoardo Agnelli con il padre Gianni Agnelli |Foto Ansa

TORINO – La scansione di un testamento scritto a penna da Gianni Agnelli nel lontano 1998 ribalta l’eredità dell’Avvocato. “Lascio a mio figlio Edoardo la mia partecipazione nella società semplice Dicembre, pari a circa il 25%”, si legge nel nuovo testo depositato in tribunale a Torino. A portare sul banco la questione è il difensore di Margherita Agnelli, figlia del defunto Gianni e attualmente in causa con i figli John, Ginevra e Lapo Elkann per le quote azionarie lasciate dal nonno.

Per i legali di Margherita le volontà di Gianni “sono state tradite”, in quanto la quota di Dicembre lasciata a Edoardo è la dimostrazione che l’imprenditore intendeva assegnare a John Elkann solo una quota minoritaria della società semplice e non la maggioranza che invece al momento possiede. Diversa in tribunale la posizione dei nipoti Elkann che parlano al contrario di “un polverone mediatico”. 

Il ‘nuovo’ testamento attribuito a Gianni Agnelli |Foto Ansa

“Sono sicuro che gli altri miei congiunti, già proprietari ciascuno di una quota della stessa attività, accetteranno senza contestazioni questa mia disposizione”, si legge nel nuovo documento testamentario. Eppure a distanza di 27 anni, la speranza dell’Avvocato di una concordia tra gli eredi non solo è sfumata, ma si è protratta fino ai nipoti. 

Al momento la società semplice “Dicembre”, con cui si controlla l’eredità della famiglia, appartiene per il 60% a John Elkann, ma secondo gli avvocati della madre il nuovo testamento dovrebbe ribaltare la spartizione delle quote. Tuttavia, per i difensori dei fratelli Elkann, il nuovo documento “non incide su nulla”, perché la possibile successione non è più praticabile. Una eventualità che Gianni avrebbe dovuto considerare dato che il figlio Edoardo morì due anni dopo le nuove disposizioni trascritte dal padre nel testamento reso solo ora pubblico. “La gestione della successione Agnelli è stata poi definita con l’accordo transattivo del febbraio 2004, a seguito del quale Margherita è definitivamente uscita dal capitale della Dicembre, avendo peraltro ritenuto in quel momento la Fiat un’azienda destinata al fallimento”, concludono gli avvocati degli Elkann durante l’ultima udienza in tribunale. 

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