ROMA – Manifestazioni, università occupate e stazioni blindate. L’Italia si prepara allo sciopero generale di domani, 3 ottobre, proclamato dai sindacati Cgil e Usb. La mobilitazione è legata al blocco della Global Sumud Flotilla nelle scorse ore da parte di Israele, ma una serie di proteste ha già paralizzato interi nodi strategici da Nord a Sud del Paese. A Napoli, oltre 300 attivisti dei collettivi pro-Palestina hanno invaso i binari della stazione Centrale, creando disagi al traffico ferroviario. A Roma si sono registrati presidi alla stazione Termini, con accessi contingentati e cortei spontanei a San Lorenzo.

Al grido “blocchiamo tutto” i giovani dei collettivi continuano le proteste: a Milano nella mattinata di oggi, 2 ottobre, gli studenti dell’Università Statale hanno occupato l’ateneo e si dichiarano pronti per lo sciopero generale convocato a seguito dell’abbordaggio della Flotilla. Anche a Bologna gruppi universitari sono entrati in azione bloccando diverse sedi per prendere posizione contro l’arresto degli equipaggi. Si registrano, inoltre, scontri davanti alla stazione tra manifestanti e carabinieri.

Meloni attacca i sindacati, Landini risponde
Il governo, in risposta, alza il tono. “Mi sarei aspettata che i sindacati almeno su una questione che reputavano così importante” come Gaza “non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì. Il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme”, ha dichiarato da Copenaghen la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dove proseguono le riunioni tra i leader dell’Ue, con il Consiglio europeo informale e il vertice della Comunità politica europea. “Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina,” – aggiunge Meloni – “in compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano”.
Un botta e risposta che sembra infiammarsi perché non si è fatta attendere la risposta del segretario della Cgil, Maurizio Landini. Intervenuto su La 7 a L’Aria che tira, Landini ha dichiarato che la presidente del Consiglio “dovrebbe portare rispetto a chi paga le tasse e a chi lavora. Dire che con lo sciopero si cerca il ‘weekend lungo’, “è un’offesa”.
Salvini valuta la precettazione in vista dello sciopero
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, si accoda alle parole di Meloni affermando che “la solidarietà con il popolo palestinese si fa lavorando per spegnere il fuoco a Gaza e non certo per appiccarlo nelle città italiane. Bruciare tutto, fermare tutto, spaventare tutti, non serve a nessuno e fa e farà solo del male a tutti gli italiani”, ha detto il ministro.
Nel frattempo il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, valuta la precettazione in vista dello sciopero proclamato per il 3 ottobre per evitare che “una minoranza irresponsabile possa danneggiare milioni di italiani”. “Se la commissione dirà che lo sciopero è legittimo ne prenderemo atto, ma se dirà che non è legittimo, se qualcuno bloccherà le strade, le ferrovie e i trasporti, ne pagherà penalmente le conseguenze”, avverte Salvini.