Con entrate economiche di quasi 700 milioni di dollari, a produrre e distribuire i taser è l’azienda americana Axon, leader mondiale nel settore delle tecnologie per la sicurezza Le pistole a impulsi elettrici sono diffuse in oltre cento Paesi e utilizzate dalle forze dell’ordine con lo scopo di immobilizzare i soggetti fermati senza ricorrere alle armi da fuoco. Luca Mascelloni, dirigente italiano di Axon, spiega come avviene la vendita della fornitura e approfondisce i temi legati alla sicurezza.
Come avviene l’acquisto dei taser?
“Il taser è un dispositivo di difesa meno letale sviluppato da Axon, azienda che detiene il brevetto e l’esclusiva mondiale sulla produzione e distribuzione di questo strumento. La fornitura in Italia avviene attraverso gare pubbliche bandite dal Ministero dell’Interno o dalle singole amministrazioni locali, trattandosi a tutti gli effetti di appalti pubblici. Prima della distribuzione operativa, viene sempre prevista una fase di sperimentazione, come avvenuto per la Polizia di Stato nel 2018 e per le polizie locali a partire dal 2021. Successivamente, una volta approvata la sperimentazione, le amministrazioni possono procedere con gli ordini”.
In Italia un cittadino privato può acquistarlo?
“Assolutamente no. Il possesso e l’uso dei dispositivi taser è riservato esclusivamente alle forze di polizia e alle polizie locali autorizzate, come previsto dal decreto interministeriale del 22 marzo 2022. La vendita a privati è vietata”.
Nel secondo trimestre del 2025 i ricavi dell’azienda sono stati di circa 669 milioni di dollari a livello globale. Quanto di questa somma dipende dal taser?
“Il dato è coerente con i risultati trimestrali pubblicati da Axon Enterprise. In merito all’incidenza dei dispositivi taser sui ricavi, non esiste una ripartizione pubblica precisa, ma storicamente rappresentano una quota significativa che, insieme al comparto software e sensori, costituisce le principali linee di business dell’azienda”.
Qual è il costo di un singolo pezzo?
“Dipende dal modello e dai servizi inclusi (ricariche, formazione, licenze software). Il costo unitario per le amministrazioni dipende anche dai volumi e dagli accordi di fornitura”.
Nel 2023 Axon ha lanciato un nuovo modello, il Taser 10, definito più preciso e sicuro.
“È un modello che nasce come evoluzione dei precedenti, in particolare dell’X2 e del 7, con una portata aumentata fino a 13,7 metri e la possibilità di sparare fino a 10 dardi indipendenti. La sicurezza cardiaca è una caratteristica presente in tutti i modelli: il dispositivo opera a basso amperaggio, generando incapacità neuromuscolare temporanea ma senza effetti letali. Le principali novità del Taser 10 riguardano l’affidabilità operativa, e una maggiore efficacia su abiti spessi. E’ sempre presente il suono di avvertimento, che spesso funziona da deterrente senza quindi necessità di usare l’arma”.
Il fatto che le forze dell’ordine italiane non abbiano ancora aggiornato la dotazione ha suscitato controversie.
“Attualmente il modello più diffuso in Italia è il Taser X2, in dotazione a Polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza e a numerose polizie locali. L’adozione di modelli più recenti è una decisione delle singole amministrazioni, che valutano tempi, costi e priorità operative”.
Viene spesso contestato che la maggior parte degli studi sullo strumento siano stati finanziati da Axon.
“Axon dispone di un medical director e di un team di ricerca indipendente che supervisionano gli studi sull’impatto fisiologico dei dispositivi. A livello mondiale, esistono oltre mille studi realizzati da enti di ricerca, università, istituti medici. Anche in Italia, l’Istituto superiore di sanità ha condotto test medici per conto del ministero dell’Interno durante la fase di sperimentazione, escludendo rischi significativi per i portatori di pacemaker. Le conclusioni sono state confermate anche dal servizio sanitario della Polizia”.
Alcuni medici consigliano di rendere obbligatorio il defibrillatore portatile agli operatori taser.
“È un tema su cui possono esprimersi solo le autorità sanitarie e di pubblica sicurezza. Axon, come produttore, fornisce formazione e supporto tecnico, ma non può intervenire su protocolli medici o operativi, che restano di competenza istituzionale”.


