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HomeCultura Ocse, 152 mila via dall’Italia nel 2023, il 32% verso la Spagna

152 mila italiani nel 2023
in fuga dalla Penisola
Il 32% verso la Spagna

Il rapporto Ocse: "Gli immigrati

contrastano l'inverno demografico"

di Leonardo Macciocca04 Novembre 2025
04 Novembre 2025

Foto di <a href="https://pixabay.com/it/users/tama66-1032521/?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=3297015">Peter H</a> da <a href="https://pixabay.com/it//?utm_source=link-attribution&utm_medium=referral&utm_campaign=image&utm_content=3297015">Pixabay</a>

ROMA – Continua l’esodo degli Italiani dalla Penisola. Sono infatti 152 mila i connazionali che hanno lasciato il Paese nel 2023 con destinazione verso i Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Lo rivela la scheda dedicata all’Italia, presente nel rapporto Prospettive migratorie internazionali dell’Ocse 2025. Secondo i dati diffusi, circa il 32% degli italiani è emigrato verso la Spagna, il 15% ha scelto la Germania, mentre il 13% la Svizzera.

Il dato sugli arrivi nel 2024

Per quanto riguarda invece le persone giunte nel nostro Pease, l’Italia ha accolto 169 mila nuovi migranti di lungo temine o permanenti nel 2024. Si tratta del 16% in meno rispetto al 2023, secondo l’Ocse. “Questo dato – precisa l’Ocse – include 23% di immigrati ammessi nel quadro della libera circolazione (Ue, ndr), 10% di immigrati professionali, 61% per motivi familiari e 5% umanitari”. Sempre nel 2024, in Italia, sono stati attribuiti “20 mila permessi di soggiorno agli studenti in mobilità internazionale dell’insegnamento superiore e 17.300 a lavoratori migranti temporanei e stagionali (ad eccezione delle migrazioni intra-Ue)”.

Segretario generale Ocse: “Migrazioni sono un’opportunità”

“I flussi migratori verso i Paesi dell’Ocse contribuiscono a fronteggiare la carenza di manodopera e a sostenere la resilienza delle economie Ocse”, ha spiegato il segretario generale dell’Ocse, Mathias Cormann, presentando il rapporto al Residence Palace di Bruxelles, insieme al commissario Ue per gli Affari Interni e le Migrazioni, Magnus Brunner. Il totale di 6,2 milioni di nuovi immigrati permanenti verso i Paesi Ocse è storicamente elevato, 15% sopra ai livelli del 2019. Gli stranieri continuano tuttavia ad essere pagati molto meno rispetto agli autoctoni. Secondo l’Ocse, al loro arrivo nel Paese di accoglienza, “gli immigrati percepiscono una remunerazione mediamente inferiore del 34% a quella degli omologhi della stessa età e dello stesso sesso originari del Paese” in questione.

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