GERUSALEMME – Israele ha riaperto il valico di Zikim, nel nord di Gaza, per consentire l’ingresso degli aiuti nella Striscia. A darne l’annuncio è stato il Cogat, l’organismo del ministero della Difesa israeliano incaricato di monitorare la distribuzione dell’assistenza umanitaria nei territori palestinesi.
Da quanto si apprende, gli aiuti saranno consegnati dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni internazionali, le stesse che hanno chiesto la riapertura del valico chiuso il 12 settembre scorso. Per ragioni di sicurezza, i pacchi distribuiti saranno sottoposti “ad approfondite ispezioni di sicurezza da parte dell’Autorità per i Valichi terrestri del Ministero della Difesa”, si legge nella nota del Cogat.
Bloomberg: Usa valutano base militare a Gaza
Per consolidare il cessate il fuoco tra lo Stato ebraico e Hamas, gli Stati Uniti starebbero valutando di costruire una base militare in grado di ospitare una forza internazionale di almeno diecimila soldati nella regione israeliana di Otef-Azza, adiacente alla Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato da Bloomberg, la Marina degli Stati Uniti avrebbe già stilato un elenco di aziende qualificate per una stima dei costi relativi a “una base operativa militare temporanea e autosufficiente” in grado di operare per un periodo di 12 mesi.
Tajani: “Impegno italiano in Medio Oriente sarà importante”
La struttura dovrebbe ospitare anche reparti delle forze armate italiane impegnate nella stabilizzazione dell’exclave palestinese. Notizia confermata dal ministro degli Esteri di Roma, Antonio Tajani, per il quale la presenza dell’Italia a Gaza “sarà sicuramente costruttiva, anche perché organizzeremo la conferenza del Cairo”.
Secondo Tajani Roma è pronta a occupare un posto da protagonista nella ricostruzione della Striscia: “Abbiamo già deciso di investire 60 milioni di euro per la ricostruzione, i primi 5 inviati mesi fa” – ha ricordato titolare degli Esteri margine del G7 Esteri in Canada – “Ci consulteremo con tutti gli interlocutori anche quelli non musulmani”.
Trump scrive a Herzog: “Concedi grazia a Netanyahu”
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha risposto con una nota alla lettera inviata dal suo omologo statunitense Donald Trump in cui il capo della Casa Bianca lo invitava a concedere la grazia al premier Benjamin Netanyahu. Il capo dello Stato ebraico ha ribadito la “massima stima per il presidente Trump”, specificando però che “chiunque chieda la grazia presidenziale deve presentare una richiesta formale secondo le procedure stabilite”.
Nella lettera, riportata dalla rete israeliana Channel 12, il presidente americano aveva definito il processo a carico del primo ministro israeliano “politico e ingiustificato”, avanzando una seconda richiesta di grazia dopo quella di un mese fa durante la sua visita in Israele in occasione dell’accordo di cessate il fuoco con Hamas.


