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HomeEsteri Ucraina, svolta possibile. Trump: “Succederà qualcosa di buono”. Allarme droni a Mosca: chiusi tre aeroporti

Guerra in Ucraina
ecco il piano dell'Europa
svolta più vicina

A Mosca chiusi tre aeroporti

dopo un attacco con droni

di Flavia Falduto24 Novembre 2025
24 Novembre 2025
trump

Il presidente Donald Trump | Foto Ansa

BRUXELLES – Dall’uso degli asset russi congelati per finanziare il processo di ricostruzione dell’Ucraina alle garanzie di sicurezza per Kiev simili a quelle contenute nell’articolo 5 della Nato. Sono solo alcuni dei punti della controproposta con cui i leader europei di Regno Unito, Francia e Germania – riuniti a Ginevra – hanno ribattuto al piano in 28 punti del presidente americano Donald Trump per porre fine al conflitto russo in Ucraina.

Il criptico post su Truth del presidente americano

In un criptico post su Truth, il tycoon si dimostra ottimista: “È davvero possibile che si stiano facendo grandi progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina? Non crederci finché non lo vedi, ma potrebbe succedere di buono. Dio benedica l’America!”. Ma la guerra, nel frattempo, continua. Tre dei quattro aeroporti internazionali di Mosca sono stati chiusi al traffico dopo un attacco di droni ucraini.

Cosa prevede il piano dell’Europa

L’Europa propone, in particolare, un accordo di non aggressione tra Kiev, Russia e Nato così come il mantenimento dell’esercito ucraino lungo la linea del fronte, base da cui partiranno i prossimi negoziati. Vengono respinte, infatti, le richieste della Russia sulla cessione dei territori non occupati a est: le questioni territoriali saranno risolte e discusse solo dopo un cessate il fuoco “completo e incondizionato”. L’Ucraina, poi, dovrebbe riprendere il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, mentre la Russia si impegnerebbe a non ostacolare i flussi di commercio di Kiev attraverso il fiume Dnipro, snodo da cui partono le spedizioni di grano nel mar Nero. 

Le parole della premier Meloni a margine del G20 e la telefonata con Trump

La controproposta dei leader europei non convince la premier Giorgia Meloni, che a margine della conferenza stampa a Johannesburg per la fine del G20 ha dichiarato di aver sentito Trump al telefono. “Il presidente americano si è dimostrato disponibile a lavorare sul suo piano. Ma il tema non è lavorare su una controproposta, ha senso lavorare sulla proposta che c’è”, ha evidenziato Meloni parlando della possibilità di un cessate il fuoco e inviando un messaggio diretto a Mosca: “Anche i russi devono dare un segnale concreto di voler arrivare alla pace”. 

Zelensky: “La questione territoriale resta il problema principale” 

Da un lato i colloqui tra il segretario di Stato Marco Rubio e il capo negoziatore ucraino Andriy Yermak, che per la Casa Bianca hanno rappresentato un “significativo passo avanti”. Dall’altro la proposta di pace dell’Unione europea che per gli Stati Uniti non era necessaria. “I rappresentanti ucraini hanno dichiarato che l’attuale bozza (il piano di Trump, ndr) riflette i loro interessi nazionali e fornisce meccanismi credibili e applicabili per salvaguardare la sicurezza dell’Ucraina sia nel breve che nel lungo termine”, si legge in un resoconto della Casa Bianca. Ma per Zelensky il problema principale resta “la richiesta di Vladimir Putin di riconoscimento del territorio che ha rubato all’Ucraina”. Un fattore che “violerebbe il principio di integrità territoriale e sovranità”. Il leader ucraino insiste: “I confini non possono essere modificati con la forza”. 

La posizione di Mosca: “Nessun incontro previsto”

Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov fa sapere che al momento non è previsto alcun incontro tra russi e americani sul piano per l’Ucraina, la cui scadenza – inizialmente fissata al 27 novembre – potrebbe essere prorogata di una settimana da Trump. Mosca, ha detto, “non ha ricevuto alcuna informazione” sugli esiti dei colloqui a Ginevra tra le delegazioni americane e ucraine. 

I riflessi economici della distensione: gas sotto i 30 euro

Le implicazioni di un possibile cessate il fuoco in Ucraina, nel frattempo, si fanno sentire anche in campo economico. Il prezzo del gas è sceso sotto i 30 euro, per la prima volta dal 2024. In avvio di giornata, le quotazioni ad Amsterdam hanno registrato una flessione dello 0,7% a 29,95 euro al megawattora. 

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